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Il digiuno intermittente sembra avere un effetto inaspettato sulla crescita dei capelli

Il digiuno intermittente, come schema alimentare che limita il consumo quotidiano di cibo a una finestra temporale, riduce del 18% la crescita dei capelli: l’effetto inibitorio è emerso in uno studio clinico, il primo ad aver esaminato in che modo l’alternare periodi di digiuno con periodi in cui si può mangiare influisca sulla velocità di crescita dei capelli.
A cura di Valeria Aiello
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Il digiuno intermittente sembra ridurre la velocità con cui crescono i capelli / Photo iStock
Il digiuno intermittente sembra ridurre la velocità con cui crescono i capelli / Photo iStock

Il digiuno intermittente è tra le mode alimentari più gettonate del momento, per la semplicità del suo schema, che limita il consumo quotidiano dei pasti in una finestra temporale: si può ad esempio concentrare l’assunzione di cibo a 8 ore, con le restanti 16 di digiuno (sono ammesse solo acqua e bevande non caloriche) – lo schema di digiuno intermittente 16:8, il più diffuso – oppure consumare i cibi in una finestra temporale di 12 ore, rispettando altre 12 ore di digiuno.

Diverse ricerche hanno rilevato che i regimi di digiuno intermittente più comunemente utilizzati potrebbero favorire la longevità, ridurre la pressione sanguigna e promuovere la perdita di peso (almeno nel breve termine), sebbene alcune recenti indagini abbiano sollevato molti dubbi sull’impatto di questi schemi sulla salute del cuore. Quanto appena scoperto da un team di ricerca della Westlake University di Zhejiang, in Cina, ha tuttavia messo in evidenza un ulteriore effetto inaspettato del digiuno intermittente, legato alla velocità con cui crescono i capelli.

Non vogliamo spaventare le persone, perché il digiuno intermittente è associato a molti effetti benefici – ha affermato il dottor Bing Zhang, alla guida del team che ha studiato il fenomeno – . È però importante essere consapevoli del fatto che questi schemi alimentari potrebbero avere alcuni effetti indesiderati”.

Secondo le ricerche del team, il digiuno intermittente può ridurre del 18% la crescita dei capelli, come osservato in uno studio clinico, il primo ad aver esaminato in che modo l’alternanza di periodi di digiuno con periodi in cui si può mangiare influisca sulla velocità di crescita dei capelli. Gli studiosi avevano già osservato un effetto simile nei roditori, la cui crescita del pelo può subire rallentamenti più marcati di quelli rilevati negli umani. “I topi hanno anche un tasso metabolico molto più elevato rispetto al nostro – ha aggiunto il dott. Zhang – . Per questo motivo, il digiuno intermittente e il cambio metabolico possono avere un impatto più grave di quello rilevato negli umani”.

Perché il digiuno intermittente rallenta la crescita dei capelli

Per studiare in che modo il digiuno intermittente vada a rallentare la crescita dei capelli, gli studiosi hanno esaminato cosa accade nei topi dopo 96 giorni di digiuno intermittente 16:8 (16 ore di digiuno e 8 ore di accesso al cibo): l’effetto inibitorio sulla crescita del pelo nei roditori, spiegano in uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Cell, si verifica “perché le cellule staminali del follicolo pilifero (HFSC) non sono in grado di far fronte allo stress ossidativo associato al passaggio dall’uso del glucosio al grasso”.

Normalmente, le cellule staminali del follicolo pilifero attraversano fasi di attività e dormienza – la crescita del pelo, come quella dei capelli, dipende dall’attivazione di queste cellule – , ma durante i periodi di digiuno intermittente prolungati, i ricercatori hanno osservato che queste cellule vanno incontro a un meccanismo di morte cellulare, chiamato apoptosi. Utilizzando poi metodi di ingegneria genetica, il team ha dimostrato che questa apoptosi indotta dal digiuno era favorita da una maggiore concentrazione di acidi grassi liberi vicino ai follicoli piliferi, che causava un accumulo di specie radicali dell’ossigeno dannose all’interno delle cellule staminali del follicolo pilifero.

Gli acidi grassi liberi causavano apoptosi anche nelle HFSC umane in vitro – hanno aggiunto gli studiosi –  . Durante il digiuno, il tessuto adiposo inizia a rilasciare acidi grassi liberi, che entrano nelle cellule staminali appena attivate, ma queste cellule staminali non hanno i meccanismi adatti per utilizzarli”.

Alla luce di questa scoperta, i ricercatori hanno ora in programma di studiare l’impatto del digiuno intermittente su altri tipi di cellule staminali della pelle e in altri organi e apparati dell’organismo umano. “Abbiamo intenzione di esaminare come questo processo influisca sulle attività di rigenerazione in altri tessuti e vogliamo anche capire come il digiuno influisca sulla guarigione delle ferite, identificando i metaboliti che potrebbero aiutare la sopravvivenza delle HFSC, promuovendo la crescita dei capelli durante il digiuno” ha concluso Zhang.

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