India, il fidanzato della giovane stuprata accusa: “Passanti indifferenti” (VIDEO)
C’è rabbia nel tragico racconto del ragazzo che insieme alla sua compagna è stato vittima lo scorso dicembre di una terribile aggressione a New Delhi. La sua ragazza è stata stuprata su un autobus da sei uomini, ora a processo e che rischiano la pena capitale, ed è morta dopo giorni di agonia. Lui, 28enne ingegnere informatico, porta ancora i segni del pestaggio ed è l’unico che può raccontare ciò che la coppia ha dovuto subire quella tragica notte. Un racconto drammatico che arriva dopo giorni di silenzio e che il giovane ha fatto dinanzi alle telecamere dell’emittente indiana Zee News. “Non posso esprimere a parole quanto brutale sia stata l’aggressione”, così il giovane in televisione a volto scoperto. Secondo lui "nemmeno gli animali si comportano così". Lui veniva picchiato dal branco mentre lei cercava di difenderlo provando anche a chiamare la polizia “ma le hanno strappato di mano il cellulare”. Ed è un racconto doloroso non solo per ciò che i due hanno dovuto subire – torture che sarebbero durate più di due ore e mezza – ma anche per le accuse che il giovane lancia nei confronti di chi li avrebbe dovuti aiutare.
Nudi e sanguinanti in strada ma ignorati – Perché se è vero che questa vicenda ha poi sollevato la rabbia degli indiani che da settimane ormai manifestano chiedendo più sicurezza per le donne, l’uomo però accusa di incompetenza la polizia e di indifferenza coloro che li hanno visti nudi e sanguinanti in mezzo alla strada. Gente che – racconta – ha guardato altrove. Per almeno 30 minuti – ha detto il giovane intervistato – i passanti hanno ignorato la coppia in strada mentre la polizia perdeva tempo litigando sulle proprie competenze. “Rallentavano, guardavano i nostri corpi nudi e andavano via. Poi è arrivata la polizia, tuttavia gli agenti hanno prima discusso a chi spettasse occuparsi del reato”. Il giovane ha parlato di tante persone intorno a loro che guardavano e che solo dopo del tempo qualcuno gli ha dato un pezzo di lenzuolo per coprirsi, mentre l’ambulanza – denuncia – non è mai arrivata.