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Incendio in un orfanotrofio in Guatemala: almeno 19 ragazzi morti

L’incendio è divampato per cause ancora sconosciute: la struttura ospitava giovani vittime di abusi.
A cura di Davide Falcioni
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E' di almeno 19 morti, tutti bambini, il bilancio di un terribile incendio divampato all'interno di un rifugio per minori in Guatemala. Le fiamme si sono sprigionate oggi, mercoledì 8 marzo 2017, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco ai media locali e poi riportato da Reuters. La casa Virgen de Asuncion si trova nella città di San Jose Pinula, circa 25 chilometri a sud ovest della capitale Guatemala City. All'interno della struttura venivano ospitati minori vittime di violenza.

Mario Cruz, funzionario del dipartimento di volontari dei vigili del fuoco, ha reso noto alla stazione radio Emisoras Unidas che i pompieri sono riusciti a domare quasi completamente le fiamme. La struttura d'accoglienza era stata al centro di aspre polemiche in passato per il sovraffollamento, presunti abusi e fughe da parte dei giovani ospiti. A tal proposito la Bbc online riporta che martedì la polizia era intervenuta per sedare una rivolta nella struttura Virgen de Asuncion che si trova a San Jose Pinula a circa 25 chilometri dalla capitale. In quella occasione una sessantina di bambini riuscirono a fuggire dall'orfanotrofio e molti di loro denunciarono violenze ed abusi sessuali.

Le cause dell'incendio non sono ancora chiare, ma non è da escludere che un ruolo determinante possa averlo avuto lo stato di manutenzione degli impianti elettrici, che a quanto pare non era di ultima generazione. La struttura poteva ospitare fino a un massimo di 400 persone, anche se in questi giorni la sua capienza non era ai livelli massimi e vi erano numerosi posti liberi. Come detto, la casa Virgen de Asuncion offriva ospitalità e supporto a minorenni vittime di violenze e abusi, oppure abbandonati dai genitori. Secondo i media locali, tuttavia, sovente le autorità vi trasportavano anche ragazzi e ragazze che si erano macchiati di reati ma non potevano essere detenuti in carcere.

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