Incandidabilità dei condannati, Patroni Griffi: al voto con la nuova norma
Il Ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, conferma le indiscrezioni di oggi sullo stop alle candidature dei condannati, così alle prossime elezioni in programma potrebbe già essere in vigore la nuova norma. Da parte del Governo c'è un impegno preciso "ad attuare la delega in tempo utile perché possa essere applicata alle prossime elezioni" ha detto il Ministro interpellato dai giornalisti, facendo capire che se il Parlamento approverà il ddl anticorruzione in tempo, già per le elezioni del Lazio nessun condannato in via definiva potrà essere presentato in lista. La proposta per accelerare i tempi sarebbe arrivata dalla capogruppo del Pd in commissione Giustizia del Senato, Silvia della Monica, con un emendamento apposito. Secondo questa modifica al disegno di legge anticorruzione, attualmente in discussione a Palazzo Madama, al Governo si impone di varare il decreto legislativo sulla incandidabilità dei condannati entro un mese dall'entrata in vigore della legge delega e non entro un anno come previsto dal precedente testo passato alla Camera. Ovviamente un cambiamento del genere allungherebbe i tempi dell'approvazione parlamentare del ddl anticorruzione, così non si esclude che l'emendamento possa diventare un ordine del giorno al quale il Governo ha già promesso di volersi attenere. Ad ogni modo anche se i tempi dovessero allungarsi, l'Esecutivo ha promesso che lo stop ai condannati in Parlamento e nelle amministrazioni locali sarà approvato entro fine legislatura, in "tempo utile" per le prossime elezioni politiche.