In Italia un terzo dei lavoratori si mette in malattia il lunedì
La ricerca porta la firma della Cgia di Mestre e tocca un argomento particolarmente delicato: le assenze per malattia dei lavoratori dipendenti. Un campo minato, nel quale le polemiche sono all'ordine del giorno, e c'è da giurarci che questo report non farà eccezione. Stando a quanto riportato, infatti, nel 2012 sono stati in 6 milioni i lavoratori dipendenti ad aver usufruito di giorni di permesso causa malattia, con una media di 17,7 giorni di lavoro "saltati" (il totale dei giorni di lavoro persi ammonta a circa 105 milioni). È interessante notare la discrepanza fra i lavoratori del pubblico impiego (che si ammalano per meno tempo ma più frequentemente) e quelli del settore privato: "Sempre nel 2012, i giorni di malattia medi registrati tra i lavoratori del pubblico impiego sono stati16,72 (con 2,62 eventi per lavoratore), nel settore privato, invece, le assenze per malattia hanno toccato i 18,11 giorni (con un numero medio di eventi per lavoratore uguale a 2,08)". Le regioni in cui ci si ammala più frequentemente sono Calabria (con una media di quasi 35 giorni di lavoro "saltati" causa malattia), Sicilia, Campania e Puglia.
Nello specifico, però, il 30% delle assenze si registra il lunedì (con 4 milioni di "eventi" registrati") e a seguire di martedì e mercoledì. Un dato "curioso", che ovviamente riaprirà il dibattito sulle assenze più o meno giustificate dei lavoratori dipendenti. Il segretario della Cgia, però, tende a minimizzare, invitando a non strumentalizzare la lettura di una parte di risultati e ricorda come "le nostre imprese possono contare sull’affidabilità di impiegati e operai che sono considerati tra i migliori lavoratori al mondo". E spiega: "Nel fine settimana si concentrano le attività conviviali e quelle legate al tempo libero. Con l’avvento della crisi, inoltre, sono sempre di più coloro che per risparmiare eseguono piccoli lavori di manutenzione nel proprio giardino o nell’abitazione in cui vivono. Iniziative che, in qualche modo,contribuiscono ad aumentare gli acciacchi degli italiani. Tenendo conto che molti medici di base il sabato e la domenica non svolgono la normale attività ambulatoriale, l’elevato numero di certificati che si riscontra al lunedì è in gran parte riconducibile a queste situazioni".