In Cina una scultura identica al Cloud Gate: Anish Kapoor denuncia il plagio
Le opere di Anish Kapoor sono famosissime in tutto il mondo. Dalla reggia di Versailles a Bilbao fino a New York, i lavori di questo straordinario visionario dell'arte sono forse i più apprezzati del panorama artistico contemporaneo. Tanto apprezzati da venire, sembra, addirittura "copiati". È accaduto in Cina, nella regione nord occidentale, precisamente a Karamay: al centro della piazza della città è apparsa una scultura molto simile ad un'opera di Kapoor, il "Cloud Gate", istallazione che dal 2006 regna nel Millennium Park di Chicago. Una copia quasi identica, made in China. Lo stesso Anish Kapoor è rimasto sbalordito dal gesto noncurante delle autorità cinesi, e si è detto molto contrariato, sostenendo che quella che è spuntata al centro di Karamay sia una copia della sua scultura specchiante di Chicago. In effetti la somiglianza c'è, impossibile negarlo. In seguito a questo curioso omaggio alla sua poetica, se così si può dire, l'artista ha annunciato una battaglia legale per far valere i propri diritti sull'opera, e ha dichiarato di contare anche sul supporto del sindaco di Chicago nell'azione contro i presunti "contraffattori".
Il Cloud Gate di Kapoor è stato costruito fra il 2004 e il 2006, ed è soprannominato dai cittadini di Chicago "The Bean", per via della sua forma a fagiolo, divenendo uno dei simboli più amati della città. È composto da 168 piastre di acciaio inox saldate insieme che creano un effetto completamente lucido, senza cuciture di alcun genere: un effetto ottico unico, che permette di ammirare lo splendido skyline di Chicago attraverso le pareti smussate del grande fagiolo.
Forme smussate, tondeggianti, realizzate in acciaio e che riflettono il paesaggio intorno: la scultura di Kapoor e quella cinese sembrano proprio identiche. Ma dalla Cina non la pensano allo stesso modo: molti giornalisti si sono schierati in difesa della presunta originalità del lavoro di Karamay. Mah Jun, dal Wall Street Journal, ha dichiarato che secondo lui "a parte l'utilizzo di materiali simili, le forme e i significati sono completamente diversi". La scultura cinese dovrebbe rappresentare una gigantesca bolla di petrolio, ed è stata messa proprio lì dove fu scavato il primo pozzo petrolifero di Karamay: la regione infatti è in piena espansione economica, e vive delle raffinerie di petrolio della zona. Lo stesso nome della città, in lingua Uyghur, vuol dire "olio nero". Un omaggio all'oro nero che fa fiorire l'economia, o forse una critica, anche se poco probabile. In ogni caso, un significato totalmente diverso, è vero: il "Cloud Gate" di Anish Kapoor richiama una ricerca estetica ben precisa, che ispira le sue forme al mercurio liquido. Altre piccole differenze sono riscontrabili nel sistema d'illuminazione e nel contorno, in quanto la scultura cinese è circondata da tante piccole bolle specchianti e illuminate da tanti LED colorati piazzati alla base della grande bolla.
A prescindere dalle piccole differenze di materiali e concettuali, non si può negare che le due sculture sembrino veramente identiche. Kapoor ha intenzione di non far passare sotto silenzio il fatto, e intraprenderà un'azione legale: purtroppo però, almeno per ora l'autore della "bolla d'olio" cinese è sconosciuto. La scultura risulta un intervento istituzionale, pubblico, privo di attribuzione, dunque la battaglia contro il made in China stavolta sarà più complessa del previsto.