Imu: ecco come potrebbe cambiare
Una nuova tassa al posto dell'Imu, più salata, ma che includa anche l'imposta sui rifiuti. Ci starebbe pensando il Ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. L'anticipazione è del Corriere della Sera. Il nodo del balzello più odiato dagli italiani continua a tener banco trai corridoi della politica italiana. Certo è, che l'unica certezza al momento riguarda la sospensione della rata di giugno, come annunciato dal premier Letta nel discorso programmatico alla Camera. Dopo quella data l’Imu così come l’abbiamo conosciuta potrebbe scomparire, o meglio essere trasformata così da non incidere sul bilancio dello Stato. Anche perché, in tal senso, ieri l'Ocse è stato chiaro: "Impossibile ridurre le tasse in Italia". Saccomanni ha provato ad analizzare la situazione "Useremo i margini di manovra che ci sono, e se non ci fossero decideremo dove reperire la copertura necessaria".
Una tassa comunale al posto dell'Imu – Come detto al vaglio del nuovo esecutivo ci sarebbe la possibilità di un riforma dell’imposta che cambi nomi e contenuti della stessa: non più solo quella sulla casa, ma un insieme di tasse unite (come la Tarsu e quella sul registro sulle compravendite immobiliari), con una modifica di base imponibile e aliquote. Un provvedimento che potrebbe così accontentare le due anime della maggioranza che ha detto "sì" al governo delle larghe intese. Da un parte il Pdl che chiedere a gran voce l'abolizione totale dell’Imu, per una mossa che significherebbe otto miliardi da cercare subito e altri quattro l'anno dal 2014 in poi; dall'altra il Pd fermo sulla richiesta di esentare i contribuenti che pagano fino a 500 euro, cioè circa l’80%, rinunciando a quasi tre miliardi di gettito. A mediare tra le parti, c'è il governo che proverà anche a far quadrare i conti.