Ilva, è sciopero a oltranza. Blocchi a Taranto e manifestazioni a Genova
È stato confermato lo sciopero a oltranza nell’assemblea dei lavoratori che si è tenuta all’interno dello stabilimento Ilva di Taranto, sequestrato ieri dal gip del Tribunale nell’ambito di un’inchiesta su presunto inquinamento ambientale che ha portato anche agli arresti domiciliari otto tra dirigenti e tecnici del gruppo siderurgico. Nel corso dell’assemblea i sindacalisti (presenti i segretari generali di Uilm, Fiom e Fim, Rocco Palombella, Maurizio Landini e Marco Bentivoglio) hanno sottolineato la necessità di sollecitare un intervento del premier Monti sulla vicenda mentre gli operai hanno confermato il presidio di tutti gli ingressi nella città di Taranto. La giornata nella città pugliese si preannuncia dunque difficile: proseguono, infatti, i blocchi stradali da parte degli operai dell’acciaieria preoccupati per il loro futuro occupazionale: oltre al presidio dinanzi all’Ilva ci sono blocchi sulla statale 100 Taranto-Bari, la statale 106 jonica, la strada Taranto-Statte e la città vecchia di Taranto.
Manifestazioni in corso anche all’Ilva di Genova – I lavoratori dell’Ilva sono usciti dai cancelli per protestare contro la decisione dei giudici di Taranto anche a Genova, nello stabilimento di Cornigliano. Sono oltre 200 i lavoratori liguri preoccupati perché la sorte del loro stabilimento potrebbe essere condizionata da quello di Taranto, le lavorazioni svolte a Genova dipendono infatti in gran parte da quanto fatto in Puglia. Dell’Ilva di Taranto, intanto, si occuperà oggi il Consiglio dei ministri, secondo quanto annunciato dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini che ha detto di illustrare il protocollo sottoscritto ieri ai colleghi e ha ribadito la necessità di “sostenere la continuazione del programma di risanamento ambientale degli impianti di Taranto”.