Ilaria Alpi: il Governo toglierà il segreto, la Procura acquisirà gli atti
Dopo venti anni dal tragico omicidio della giornalista Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, uccisi il 20 marzo del 1994 a Mogadiscio in Somalia mentre stavano realizzando un'inchiesta, potrebbe esserci la svolta sul caso. Il governo infatti ha appena annunciato che avvierà la procedura per desecretare gli atti della vicenda, rendendoli disponibili alla magistratura che indaga sul caso. Intervenendo in Aula alla Camera al termine della seduta di commemorazione dell'uccisione dei due giornalisti, il sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento, Teresa Amici, infatti ha risposto favorevolmente alle richieste giunte da più parti in questo senso. Mercoledì anche la Presidente della Camera Laura Boldrini si era associata agli appelli chiedendo al governo di risolvere la questione. "Accolgo con grande favore l'annuncio del governo di recepire immediatamente la mia richiesta di desecretare gli atti sull'uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin trasmessi dai servizi segreti alle Commissioni parlamentari di inchiesta" ha commentato Boldrini appena avuto notizia del fatto, aggiungendo: "È un segnale importante contro il muro di silenzio".
La Procura di Roma, che indaga sul caso Ilaria Alpi, ha fatto già sapere che appena saranno terminate le procedure governative per la desecretazione degli atti acquisirà tutti i documenti ritenuti utili per la prosecuzione dell'inchiesta. Le indagini per il reato di duplice omicidio volontario contro ignoti furono derubricate, ma poi su richiesta della famiglia Alpi il gip non aveva accolto una richiesta di archiviazione degli atti. In tempi recenti anche il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e il sostituto Cennicola si erano rivolti al presidente della Camera chiedendo la desecretazione degli atti e la loro onsegna alla Procura della Repubblica per la risoluzione del caso.
