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Il Tribunale ordina: “La piccola Celeste va curata con Stamina”

Arriva l’ordinanza del tribunale per la piccolo Celeste Carrer di 4 anni: a febbraio le era stato sospeso il trattamento col metodo Stamina, dovrà ricominciare entro luglio.
A cura di Redazione
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Il Tribunale di Venezia ha ordinato agli Spedali di Brescia di provvedere entro luglio ad "individuare un anestesista pediatrico e un infusore per proseguire la cura con le staminali per la piccola Celeste, 4 anni, di Mestre", se necessario estendendo la ricerca anche a livello nazionale. È dunque obbligo della struttura interrompere il blocco delle cure Stamina, intrapreso a seguito della decisione dei medici addetti alla somministrazione delle staminali di attendere il parere del nuovo Comitato Scientifico del ministero della Salute, per curare la figlia dei coniugi Carrer.

La decisione del Tribunale segue il ricorso presentato dalla famiglia della piccola Celeste, che si era vista interrompere le cure nei primi giorni dello scorso febbraio. Spiega l'avvocato Vorano, in un lungo intervento riportato da La Nuova Venezia: "Siamo molto soddisfatti dell'ordinanza perché viene ribadito il diritto, allo stato, per Celeste di beneficiare della terapia staminale, con la metodologia Stamina, in ragione di quanto, già deciso dal Tribunale di Venezia e in ragione delle fonti legislative di riferimento. La pronuncia dei giudici veneziani si caratterizza per il rigore giuridico in un periodo in cui più volte la terapia è stata oggetto di considerazioni metagiuridiche finalizzate a screditarne i benefici paventandone rischi, allo stato mai accertati". Resta invece più di qualche perplessità per i tempi lunghi individuati dai giudici, ma la speranza della famiglia è che l'ospedale bresciano risolva la questione nel più breve tempo possibile, come spiega l'avvocato: "Purtroppo Celeste non è in condizione di aspettare così a lungo, tenendo presente che la cura le è stata illegittimamente sospesa già dal febbraio scorso, con la conseguenza che il suo quadro clinico è peggiorato a vista d'occhio".

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