Il Senato salva Minzolini: no a decadenza da senatore nonostante la condanna per peculato
Il Senato della Repubblica ha votato contro la decadenza dalla carica parlamentare di Augusto Minzolini, di Forza Italia. Con 137 Sì e 94 No i senatori hanno approvato un ordine del giorno che respingeva la deliberazione, risalente al luglio scorso, con la quale la Giunta per le immunità di Palazzo Madama aveva sancito la decadenza di Minzolini dalla carica, poiché destinatario di una condanna passata in giudicato (tecnicamente la Giunta si era limitata ad applicare la legge Severino). L'ordine del giorno ha dunque fatto decadere la richiesta della Giunta, che non è stata messa ai voti dell'Aula di Palazzo Madama.
Ricordiamo, infatti, che l’ex giornalista era stato condannato in via definitiva a due anni e mezzo di carcere per peculato, sentenza confermata dalla Cassazione. A Minzolini fu contestata la spesa di circa 65mila euro con le carte di credito della Rai, nel periodo in cui era stato direttore del Tg1: in primo grado il Tribunale di Roma lo aveva assolto, ma la sentenza era stata ribaltata in appello e confermata dalla Cassazione.
Nell’Aula del Senato Minzolini si è difeso sostenendo di essere “vittima di una vicenda kafkiana”, aggiungendo di voler in ogni caso rassegnare le dimissioni dalla carica di senatore (le dimissioni devono comunque essere accettate dall’Aula che, per prassi, di solito le respinge sempre). Il voto del Senato è stato salutato da un lungo applauso dell'Aula, ma non sono mancate le polemiche. Il MoVimento 5 Stelle ha parlato di "voto di scambio dopo il salvataggio di Lotti" e il senatore Giarrusso ha espresso valutazioni durissime: "È una vera vergogna. Hanno dimostrato di essere una casta che vuole restare al di sopra della legge".
Luigi Di Maio: "Minzolini salvato da scambio di favori Pd – Forza Italia"
Secondo il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, Augusto Minzolini avrebbe evitato la decadenza da senatore grazie a uno scambio di favoritismi tra Pd e Forza Italia: "Ieri Forza Italia ha dato una mano al Pd a salvare il ministro renziano Luca Lotti dalla mozione di sfiducia del M5S e oggi il Pd salva dalla decadenza il senatore forzista Augusto Minzolini, condannato in via definitiva per peculato continuato: questo è un vero e proprio scambio di favori, un do ut des all’insegna dell’impunità, ‘io salvo i tuoi, tu salvi i miei’, una mano lava l’altra, tutte e due lavano il viso. Casta salva Casta".