Il ritorno di Dylan Dog: l’autore Tiziano Sclavi ricomincia a scrivere dopo dieci anni
Attesissimo il ritorno di Dylan Dog per gli amanti del fumetto, ma sopratutto il ritorno dello stesso autore, ormai inaspettato e spiazzante. Il suo ultimo lavoro fu “Ascensore per l’inferno” e uscì nel giugno 2007, Sclavi, creatore dell’'Indagatore dell’incubo', torna così come sceneggiatore dopo nove anni di assenza e potrà festeggiare insieme agli estimatori i trenta anni in edicola del più eccentrico personaggio del fumetto italiano, ma anche romantico con la sua inconfondibile inquietudine.
La scelta dell'alcolismo non è casuale, l'autore è oggi astemio ma con un trascorso pesante aveva lasciato la scrittura nove anni fa. Di recente aveva pronunciato queste parole in un'intervista al Corriere della Sera:
La scrittura mi ha impedito di vivere. Perciò non scrivo più. Tutti la considerano una débâcle e la cosa mi intristisce, come se uno è ancora vivo solo se scrive. Soffro di depressione da sempre. Poi sono un alcolista, un alcolista che non beve, però uno rimane alcolista per tutta la vita, è stato difficile vivere per me.
Gli estimatori di Dylan Dog non ci speravano più ma Sclavi la depressione: per quasi un decennio aveva compromesso la sua creatività. Sclavi ha abbandonato i suoi Dylan Dog, Groucho e Ispettore Bloch per sua scelta, incapace di scrivere nuove storie sui personaggi da lui ideati e sviluppati. Dopo essersi ritirato a vita privata, dedicandosi alla moglie, inaspettatamente ritorna con un “Dylan Dog” incentrato sull’alcolismo.
La Bonelli Editore Darà il via ai festeggiamenti con il n. 361, ‘Mater Addolorata', nelle edicole dal 29 settembre. Il curatore Recchioni rivela già alcuni dettagli della storia inedita:
Una storia sull'alcolismo il titolo definitivo è da decidere. Uscirà subito dopo l'albo del trentennale. È stato faticoso e bello aver fatto parte di questa cosa che sancisce il buon periodo di Dylan.