Il reddito medio degli italiani è di 20.320 euro, ma in 10 milioni non pagano le tasse
Nel 2014 in media gli italiani hanno guadagnato 20.320 euro lordi, 817 miliardi in totale. E' quanto si evince dai dati diffusi dal ministero dell'Economia relativi all'analisi delle dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti italiani. Rispetto all'anno scorso, si assiste a un aumento di 250 euro annui del reddito medio, che nel 2013 si attestava a 20.070 euro lordi. In totale, l'ammontare della platea contributiva – ovvero le persone che hanno regolarmente assolto l'obbligo fiscale per l'anno 2014 – è pari a 40,7 milioni di cittadini. Si registra quindi una flessione dello 0,7% del numero totale di contribuenti rispetto all'anno precedente, nonostante l'aumento del reddito medio. In particolare, il ministero dell'Economia sottolinea l'esistenza di una diminuzione del 3% per la fascia di contribuenti tra i 24 e i 44 anni e dell'1,1% tra i pensionati.
Pressoché in linea con gli anni precedenti è il dato relativo ai redditi più alti: stando alle dichiarazioni, il 4% circa dei contribuenti italiani guadagna più di 50mila euro lordi all'anno, mentre ammonta allo 0,09% la quota di cittadini che dichiarano più di 300mila euro, 19.081 in numeri assoluti. Per quanto riguarda invece il capitolo incapienti, ovvero quei cittadini che guadagnano talmente poco da essere esentati dal pagamento dei tributi, il ministero calcola ammontino a 10 milioni circa, ovvero un italiano su quattro. In Lombardia si registra il reddito medio pro-capite più alto, con 24.020 euro, mentre fanalino di coda è la Calabria, con un dato pari a 14.150 euro.
Nel dettaglio, quali sono le categorie che guadagnano di più? In testa, stando ai dati diffusi dal ministero dell'Economia, ci sono Partite Iva e autonomi, che in media dichiarano 35.570 euro lordi all'anno. Al secondo posto, invece, abbiamo i dipendenti, con 20.520 euro lordi in dichiarazione, al terzo gli imprenditori, con 18.280 euro. All'ultimo posto, con 16.700 euro lordi annui, i pensionati.
E i famigerati "80 euro" quali vantaggi hanno portato ai contribuenti? Secondo il ministero, ammonta a 11,3 milioni il numero di lavoratori che hanno avuto accesso alla detrazione Irpef in busta paga destinata a chi guadagna meno di 26.000 euro lordi annui. Circa un milione e mezzo di italiani, però, sono stati costretti a restituire il bonus, alcuni integralmente (798.000 contribuenti), altri solo parzialmente (651.000 lavoratori) a causa del cumulo di redditi diversi. Sempre stando ai calcoli del Mef, il bonus, essendo formalmente una detrazione Irpef, ha abbassato le entrate dell'Imposte dei redditi sulle persone fisiche del 4% circa rispetto al 2013.
Per quanto riguarda il Modello 730 precompilato, introdotto proprio lo scorso per la prima volta, il Mef calcola in 13 milioni la cifra di contribuenti che si sono avvalsi della nuova modalità di presentazione della dichiarazione dei redditi, su 19 milioni totali di 730 presentati. Di questi 13 milioni, però, soltanto 1,4 milioni di cittadini hanno provveduto a presentarla per via telematica, tutti gli altri si sono avvalsi dell'aiuto di operatori del settore, commercialisti e Caf, soprattutto quei contribuenti che hanno avuto necessità di apportare integrazioni per inserire spese sanitarie in detrazione, per esempio.