Il profugo sgambettato dalla reporter trova lavoro: farà l’allenatore in Spagna
La storia del profugo siriano sgambettato dalla giornalista Petra Laszlo ha fatto il giro del mondo e suscitato un'ondata di sdegno e solidarietà, ma forse ora per la vittima della video-operatrice della televisione ungherese N1TV (subito licenziata dopo i fatti) è arrivato il lieto fine. Il profugo che la reporter ha fatto cadere insieme al figlio ha infatti ricevuto una proposta di lavoro in Spagna. Osama Abdul Mohsen – questo il nome dell'uomo che con in braccio il figlio di sette anni è stato sgambettato dalla cronista ungherese – ha trovato rifugio a Getafe, vicino a Madrid. Quello sgambetto ripreso dalle telecamere ha commosso il presidente della scuola allenatori spagnoli Cenafe, Miguel Angel Galan, che appena ha saputo che anche Osama era un allenatore di calcio, ex-mister della squadra del El-Fotuwa, ha subito cercato di contattarlo. È riuscito a trovarlo a Monaco di Baviera, dove il migrante dopo tante difficoltà è arrivato insieme a suo figlio. Galan ha dunque mandato lì una persona che parla arabo e ha proposto a Osama di trasferirsi in Spagna.
Un futuro in Spagna per tutta la famiglia del profugo sgambettato – Il siriano ha subito accettato e Galan si è impegnato a trovargli un lavoro da allenatore e a fare “studiare” da calciatore il figlioletto Zaid (il sogno del bambino è proprio quello di giocare a calcio). In Spagna dovrebbero poter arrivare anche gli altri familiari di Osama, la moglie e gli altri due figli. “Sia ringraziato Dio”, avrebbe esclamato l’uomo ricevendo l’offerta. A Madrid Osama arriverà in nottata insieme al figlio in treno e poi sarà portato a Getafe. Il sindaco di Getafe, Sara Hernandez, ha spiegato che la decisione è stata presa dopo avere capito come Osama e suo figlio fossero “tristemente conosciuti per lo sgambetto con cui la giornalista ha dimostrato tutta la sua xenofobia e ignoranza. A Getafe daremo loro tutta l'attenzione di cui hanno bisogno”.