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Il Presidente iraniano: “L’Olocausto è stato un grande crimine”

Hassan Rohani a New York per l’assemblea dell’Onu ha aperto ad un’intesa sul nucleare “Siamo interessati a un accordo-quadro con gli Usa”.
A cura di Antonio Palma
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Continuano i tentativi di disgelo tra l'Iran e l'occidente ormai avviate dal Presidente iraniano Hassan Rohani dopo il periodo di crisi della presidenza Ahmadinejad. Il presidente iraniano infatti sembra voler dare una svolta ai rapporti diplomatici e superare le vecchie posizioni visto che ha concluso la sua visita a New York  per l'assemblea dell'Onu con una dichiarazione a sorpresa: "L'Olocausto c'è stato, ed è stato un grande crimine contro gli ebrei da parte dei nazisti". Una posizione che si mette alle spalle le precedenti dichiarazioni del suo predecessore e che potrebbe rappresentare un nuovo passo avanti nei rapporti tra la Repubblica islamica e i suoi vicini. Certo martedì a margine dell'assemblea dell'Onu a New York è mancato l'evento più atteso, l'incontro tra lo stesso Rohani e il presidente Usa Barack Obama, ma forse i tempi ancora non son maturi per una stretta di mano.

In un'intervista rilasciata alla Cnn Rohani infatti ha spiegato "Non ho incontrato il presidente Obama alle Nazioni Unite perché non c'è stato abbastanza tempo per preparare l'incontro". Tra i due Paesi infatti le tensioni restano alte nonostante il tentativo di distensione. Rohani pur annunciando all'Onu che è pronto ad avviare "un negoziato immediato sul dossier nucleare" ed è interessato a "un accordo-quadro con gli Stati Uniti" ha ribadito che non vuole rinunciare del tutto all'energia nucleare. "L'Iran crede nel suo diritto di sviluppare il nucleare a scopi pacifici" ha detto infatti il presidente iraniano, ricordando che "oltre 40 Paesi al mondo hanno capacità di arricchimento dell'uranio" ma che l'Iran è uno dei pochi sottoposto alle sanzioni internazionali.

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