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Il pinguino che si era perduto è stato operato: le foto dell’intervento

Le foto di Happy feet il pinguino giunto su una spiaggia neozelandese qualche giorno fa e, attualmente, in convalescenza dopo due delicati interventi chirurgici.
A cura di Nadia Vitali
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Era stato preannunciato che il lungo viaggio, il caldo, lo stress avrebbero potuto nuocere al pinguino imperatore che, pochi giorni fa, era stato avvistato sulla spiaggia neozelandese di Peka Peka, dopo una lunga nuotata che lo ha portato decisamente troppo lontano dal circolo polare antartico oltre che dal proprio branco. Le sue condizioni avevano immediatamente preoccupato tutti, essendo ormai diventato una celebrità: una celebrità con tanto di nome, Happy feet come il protagonista di un noto lungometraggio.

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Ma la cosa che maggiormente ha nuociuto al Lost Emperor è stata la sabbia: sì perché fin da subito ci si è resi conto del fatto che il pinguino, abituato a nutrirsi della neve di cui è composto il suolo del Polo Sud aveva iniziato a cibarsi anche della sabbia che ricopriva la spiaggia neozelandese su cui era giunto, ignorando che questa non si sarebbe sciolta nel suo stomaco. Anche bastoncini e detriti sarebbero finiti nel suo piccolo stomaco, come quello mostrato in questa foto dal veterinario.

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Un primo intervento si era già reso indispensabile pochi giorni fa, a causa di problemi legati alla disidratazione, inevitabile a causa della maggiore temperatura delle coste neozelandesi e dell'impossibilità di bere acqua attraverso la neve. Ma questa operazione non è stata sufficiente e così allo zoo di Wellington, dove attualmente è ospitato, un noto chirurgo si è occupato di Happy feet, affiancato da sei persone, allo scopo di sgombrare lo stomaco dai detriti inconsapevolmente ingeriti.

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John Wyeth, questo il nome del primario gastroenterologo dell'ospedale di Wellington, grazie all'ausilio di una microtelecamera infilata attraverso la gola, ha potuto individuare e successivamente rimuovere la sabbia, i sassi ed i bastoncini che, bloccati, ostruivano la via per l'intestino.

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Inizialmente si temeva anche per un eventuale suo ritorno "in patria": una volta effettuate tutte le operazioni e ristabilitosi, infatti, sembrava essere impossibile far ritrovare al pinguino la strada di casa. Per questo motivo un ricco signore neozelandese gli ha offerto un passaggio verso il circolo polare antartico: questo potrebbe essere l'unico modo per restituire l'animale al suolo natio.

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La sorte di questo pinguino imperatore sta effettivamente a cuore a tutti, tanto che le sue foto hanno fatto il giro del mondo. Non resta dunque che augurargli una buona e rapida convalescenza nello zoo di Wellington ed un ritorno a casa appena gli sarà possibile.

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