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Omicidio di Loris Stival, gli inquirenti: “Il bambino è salito sull’auto di un conoscente”

Sul corpo del piccolo trovato morto sabato nel Ragusano sarebbero stati rinvenuti segni di strangolamento. Carabinieri e polizia continuano le indagini per ricostruire le ultime ore di vita del piccolo.
A cura di Antonio Palma
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UPDATE – Potrebbe essere vicina la svolta dell'omicidio del piccolo Loris: gli inquirenti sono infatti sulle tracce di un'automobile su cui il piccolo sarebbe salito dopo essere stato lasciato dalla madre nei paraggi della scuola. I cani molecolari, secondo fonti accreditate, avrebbero fiutato una traccia che tuttavia sarebbe stata persa. Ciò lascerebbe pensare che il bambino sia salito sulla vettura di una persona fidata anche perché, come hanno spiegato i familiari, non dava facilmente confidenza agli sconosciuti.

L'autopsia conferma: "Loris ucciso per strangolamento" – Loris Stival, il piccolo di otto anni trovato morto sabato pomeriggio in un canale a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, sarebbe stato strangolato e poi gettato nel fosso. È quanto emerge dai primi risultati dell'autopsia eseguita dal medico legale Giuseppe Iuvara sul corpo del bambino, che è cominciata ieri ed è proseguita oggi. Secondo l'esame del medico legale il piccolo sarebbe stato strangolato prima che il suo corpo fosse gettato nel fosso. Gli accertamenti medici infatti indicano che il decesso del bambino è avvenuto per asfissia da strangolamento precedente alla caduta. Smentite a stretto giro dagli inquirenti invece le voci che parlavano di violenza sessuale certa sul corpo. "Al momento risulta infondata la presenza di segni di violenza a scopo sessuale" sul corpo del piccolo Loris si legge infatti in un comunicato diffuso dal procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia. "Dopo l'autopsia continuano gli accertamenti medico legali da parte di una equipe che deve sviluppare i dati che sono stati finora acquisiti" ha spiegato il Procuratore, concludendo: "Indaghiamo a 360 gradi, non trascuriamo nessuna ipotesi, ma ci sono delle piste privilegiate". Al momento comunque ancora non ci sono indagati.

Il piccolo Andrea Loris Stival, il bambino di 8 anni trovato morto sabato nel Ragusano in circostanze ancora da chiarire, avrebbe prima subito violenza e poi sarebbe stato ucciso e gettato nel fosso dove è stato ritrovato. Secondo quanto riporta "La Stampa" è questo quello che emergerebbe dall'autopsia effettuata ieri sul corpo del ragazzino e che proseguirà anche oggi. Sono ancora molti i tasselli oscuri dell'intricata vicenda del piccolo, ma le indagini degli inquirenti ormai hanno scartato decisamente l'ipotesi dell'incidente e indagano per omicidio volontario anche se al momento è contro ignoti. Dai primi accertamenti infatti sembra che il piccolo sia morto in seguito a un violento colpo alla testa dopo aver subito violenza. Il procuratore capo Carmelo Petralia e il sostituto Marco Rota stanno lavorando a tempo pieno e per ora non si esclude nessuna pista neppure quella dell'orco. La Procura di Ragusa infatti conferma che tra le ipotesi al vaglio dell'inchiesta c'è anche quella della pedofilia, una pista fortemente attenzionata.

Gli ultimi spostamenti del piccolo

Per gli investigatori appare assai improbabile che il piccolo Loris sia arrivato da solo su quel ponticello a ben quattro chilometri dal Paese in un zona scarsamente frequentata e con una strada pericolosa da fare a piedi. Per questo si sospetta che qualcuno lo abbia portato lì, qualcuno di cui il bimbo si fidava e che lo ha ucciso barbaramente. Qualcuno che lo ha prelevato prima che Loris entrasse a scuola dove la mamma lo aveva accompagnato e che aveva guadagnato la fiducia del ragazzino. Per questo le indagini ora si stanno concentrando sulle ultime ore di vita di Loris attraverso le telecamere di sicurezza dei negozi e le testimonianze dei cittadini di Santa Croce Camerina.

Le indagini proseguono

Intanto oggi Polizia e Carabinieri che stanno indagando sulla morte di Loris Stival terranno un vertice in mattinata per fare il punto della situazione e successivamente è previsto un incontro in Procura con i Pm. "Abbiamo bisogno di approfondire alcune analisi prima di poter dire con certezza cosa sia accaduto. Stamattina vedrò il medico legale e gli investigatori per fare il punto sulla situazione" ha detto il procuratore Petralia. Intanto domenica è stato sentito Orazio Fidone, il cacciatore che sabato ha trovato il corpo del bambino. L'auto di Fidone è stata sequestrata per accertamenti ma lui non risulta indagato. L'uomo ha spiegato di essere andato in questura, a Ragusa, "per collaborare alle indagini" e dopo essere stato sentito per quattro ore come persona informata sui fatti ha dichiarato di essere "sereno, ho chiarito tutto e non sono indagato".

Giallo sulle parole del padre

Gli inquirenti smentiscono la voce secondo la quale il padre del piccolo Andrea avrebbe detto di sapere chi ha ucciso suo figlio e di volerlo ammazzare. "È assolutamente falso, non ha mai parlato dell'omicidio di suo figlio né ha mai detto di sapere chi è stato e di volerlo uccidere" hanno spiegato polizia e carabinieri. Intanto il sindaco di Santa Croce, Franca Iurato, ha proclamato il lutto cittadino, e invita alla calma. "Ciò che è accaduto è senza dubbio qualcosa di grave e bruttissimo, ma non è corretto parlare di orco senza avere in mano alcun elemento" ha spiegato il Primo cittadino, concludendo: "Stiamo aspettando il risultato del'autopsia e questo è solo il momento di stringersi attorno alla famiglia, soltanto dopo l'esame del medico legale si potranno fare altre considerazioni".

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