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Il peso della crisi per Martinelli, armato per ore nell’Agenzia delle Entrate

Luigi Martinelli è l’uomo che ieri si è barricato all’interno dell’Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia, tenendo con sé per l’intero pomeriggio un ostaggio. Era disperato per la sua condizione economica ma non voleva fare del male.
A cura di Susanna Picone
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Luigi Martinelli è l’uomo che ieri si è barricato all’interno dell’Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia, tenendo con sé per l’intero pomeriggio un ostaggio. Era disperato per la sua condizione economica ma non voleva fare del male.

Che la storia di Luigi Martinelli fosse solo l’ultima figlia della disperazione e della non accettazione di una condizione economica non più sostenibile sembrava chiaro a tutti sin dall’inizio. L’uomo ieri pomeriggio ha terrorizzato per ore il Comune di Romano di Lombardia, a Bergamo, rinchiudendosi all’interno di una sede dell’Agenzia delle Entrate insieme ad alcuni ostaggi, dalle 16 del pomeriggio circa fino alle 21, quando in seguito ad una trattativa con un carabiniere durata ore e ore ha finalmente deciso di liberare il suo ultimo ostaggio, Carmine Mormandi, e poi di consegnarsi a sua volta. Lo stesso ostaggio, un impiegato storico dell’agenzia, al quale aveva dato la possibilità di comunicare tramite qualche sms con la compagna fuori e lo stesso che, quando Martinelli è arrivato nell’edificio, lo ha “provocato”.

“Sono stato brusco, sapevo che avrebbe ceduto” – Sono le parole di Mormandi, insieme a quelle degli altri testimoni di Romano di Lombardia, che rendono ancor meglio il senso della disperazione di un uomo che, mentre urlava confusamente di voler parlare con Mario Monti o forse con la stampa “perché così non si può andare avanti”, descrivono una persona che, sebbene fosse armata di un fucile a pompa e di due pistole, non avrebbe voluto far male a nessuno – e fortunatamente così è finita – ma che sentiva il bisogno di esplicitare le sue difficoltà. Quando Martinelli è arrivato nella sede dell’Agenzia delle Entrate è stato proprio Mormandi a “testare” le intenzioni dell’uomo: gli chiede se ha il coraggio di sparare e allora ecco che parte il colpo udito dall’esterno dai testimoni. Un colpo che però Martinelli spara in aria, senza provocare danni. “State tranquilli e non faccio male a nessuno”, avrebbe riferito l’ex imprenditore nei primi minuti del suo blitz.

Poi, dopo un pomeriggio di terrore, Martinelli si arrende – Erano circa le 21 quando dall’edificio in via San Giuseppe 4, esce finalmente anche l’ultimo ostaggio che va ad abbracciare la compagna e, in evidente stato di choc, viene soccorso. Ancora qualche minuto, Martinelli e il carabiniere continuano a dirsi qualcosa fino a che l’uomo mette fine all’incubo. 54 anni, un passato da imprenditore e un presente da imbianchino e che, a quanto pare, aveva ricevuto una cartella esattoriale, esce fuori ammanettato dallo stesso brigadiere, Roberto Lorini, che ha condotto la trattativa. In caserma, poi, lo hanno interrogato per tutta la notte: secondo quanto si apprende, Martinelli ha assunto un atteggiamento “composto” e, dopo un silenzio iniziale, avrebbe risposto alle domande degli investigatori che stanno accertando anche la sua effettiva posizione economica. Nella caserma di Romano sono poi arrivati anche alcuni suoi parenti, Martinelli è stato sposato e ha una figlia.

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