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Il Pd chiede al presidente Grasso di versare 83mila euro entro il 15 dicembre: “Ha debiti con il partito”

Il tesoriere del Pd, Francesco Bonifazi, ha chiesto al presidente del Senato Pietro Grasso – passato a Mdp – di saldare il debito da 83.000 euro che sussiste nei confronti del Partito Democratico entro il prossimo 15 dicembre. Il motivo di questo debito? Ogni parlamentare eletto, per regolamento interno, è tenuto a versare ogni mese 1.500 euro nelle casse del partito, ma Grasso non avrebbe mai provveduto a erogare quanto richiesto.
A cura di Charlotte Matteini
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Il presidente del Senato, Pietro Grasso, leader in pectore della nuova coalizione elettorale di sinistra che raggrupperà in vista del voto del 2018 Articolo 1, Sinistra Italiana e Possibile, dovrà versare entro il 15 dicembre ben 83mila euro al Partito Democratico. La notizia è stata diffusa stamane dal Corriere della Sera, riprendendo una missiva inviata dal tesoriere del Pd, Francesco Bonifazi, a Grasso e altri 50 parlamentari circa che al momento risultano avere delle pendenze con il partito. Da regolamento interno del Pd, infatti, ogni parlamentare deve versare ogni mese 1.500 euro nelle casse del partito, ma in realtà non tutti gli eletti lo fanno regolarmente dunque nel corso delle legislature si accumulano delle pendenze.

In particolare, il tesoriere del Pd ha chiesto al presidente Grasso – passato ormai a Mdp – di saldare il proprio debito – che ammonta a oltre 83.000 euro – entro il prossimo 15 dicembre. "Caro presidente, la preghiamo di saldare le sue pendenze con il Pd: 83.250 euro, entro il 15 dicembre", si legge nella lettera del Nazareno. Come anticipato, la lista dei morosi è molto lunga e le missive di sollecito inviate dal tesoriere del Pd sono circa 50. Oltre al presidente Grasso, buona parte dei destinatari sono ex dem attualmente confluiti in Mdp, che in base ai conti del Pd dovrebbero oltre 400mila euro in tutto al partito.

"Bersani,Epifani e Rossi, prima di lasciare il partito, hanno saldato i contributi fino all’ultimo centesimo. Da Grasso, invece, niente per tutta la legislatura. Questi soldi, come concordato con i sindacati, servono per istituire un fondo di garanzia a sostegno dei 180 nostri dipendenti in cassa integrazione", spiegano fonti del Nazareno al Corriere della Sera. Tra i morosi, però, ci sarebbero invece anche attuali esponenti del Partito Democratico, ad esempio il consigliere economico Yoram Gutgeld, che deve 50mila euro, Ernesto Magorno, segretario del PD calabrese, che ne deve 73mila mentre Matteo Richetti si sarebbe messo in pari recentemente.

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