Il Papa: “Dovremmo vendere le chiese per sfamare i poveri”
Papa Francesco in questi giorni più volte è tornato sul tema del denaro, affermando anche quanto sia importante che preti e vescovi restino lontani dalle ricchezze, per non cadere in tentazione ma per mettersi al servizio del popolo. Denaro che è tornato al centro dei suoi discorsi quando Bergoglio ha incontrato i vertici della Caritas Internationalis, l’organismo del Vaticano che raccoglie e coordina le organizzazioni caritative della Chiesa cattolica in tutto il mondo. Francesco ha voluto ribadire come la missione caritativa sia indispensabile per la Chiesa, e ne costituisca una parte essenziale. “È la carezza della Chiesa al suo popolo”, ha detto, la cifra essenziale della spiritualità della Caritas deve essere proprio la “tenerezza”.
Per il Papa il lavoro della Caritas non si esaurisce con la prima assistenza, quella in situazioni di emergenza. “In caso di guerra o durante una crisi – ha detto il Pontefice – bisogna occuparsi dei feriti, aiutare gli ammalati… ma c'è anche bisogno di sostenerli, di occuparsi del loro sviluppo”. E questo anche se il prezzo in termini economici può essere molto alto: “Dovremmo persino vendere le chiese per dare da mangiare ai più poveri”, così il Papa che ha citato San Giovanni Crisostomo. Lui lo diceva chiaramente, ha aggiunto ancora Francesco: “Ti preoccupi di adornare la Chiesa e non il corpo di Cristo che ha fame”.