Il nuoto nella tempesta: Orsi e Dotto contro Magnini
Il nuoto italiano ha fatto flop alle Olimpiadi di Londra. Questo pezzo potremmo finire qui, se non fosse per la bufera che i diretti protagonisti hanno innalzato dopo le loro pessime prestazioni in vasca. Dopo le dichiarazioni dei più attesi Filippo Magnini e Federica Pellegrini nei giorni scorsi, ora arriva lo sfogo di Marco Orsi, un'altro degli sprinter azzurri ai Giochi, un'altra delle delusioni in piscina. L'italiano, fresco di eliminazione nelle batterie dei 50 sl, ha tirato in ballo direttamente il campione europeo che aveva sparato a zero sull'allenatore («abbiamo sbagliato tutto») dopo la sconfitta nei 100sl: «Non si fa così» dice Orsi. «Filippo ha sbagliato, non doveva fare così: è un campione e il capitano, serviva la tranquillità che ora non c'è. La verità è che c'è chi pensa solo ai cavoli propri. Il clima è irrespirabile». Non le manda certo a dire il 22enne bolognese:
non possono fare audience con queste cavolate e poi ci rimettiamo tutti".
Orsi è in camera d'albergo con lo stesso Magnini e Luca Dotto. Quest'ultimo, argento mondiale nei 50 sl, oggi è riuscito ad agguantare la semifinale nella medesima specialità. Ma dopo il naufragio nei 100 sl (addirittura 22esimo tempo per lui), non ha potuto nascondere l'amarezza per il fallimento: «Io ho cercato di isolarmi il più possibile, mi rifugiavo in camera di Rossella (Fiamingo, la fidanzata schermitrice ndr) e meno male che c'é lei a questa Olimpiade. Non siamo spensierati come l'anno scorso, non nego che la tensione c'é». Dotto ha provato a difendere in qualche modo Magnini («mi ha detto che non aveva pronunciato le cose che erano state riportate – "l'Italia ha sbagliato tutto" le parole del capitano dell'Italnuoto). Il fatto è che dopo una gara persa così, si possono dire «cazzate», ma «puntare il dito su Rossetto (l'allenatore) è un errore. E questo io non lo voglio fare, perché credo che sia un grande professionista anche se quest'anno è andata male».