“Il mostro di Firenze e il killer dello Zodiaco sono la stessa persona: sono io”. La ‘confessione’ di un ex militare USA
"Il killer dello Zodiaco e il Mostro di Firenze sono la stessa persona e questa persona sono io". Un ex ufficiale dell'esercito Usa ha dichiarato di essere l'autore degli omicidi che sconvolsero la Toscana a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta e di quelli che insanguinarono l'America tra il '68 e il'69. A riportare la notizia è Il Giornale:
L'americano avrebbe ammesso le sue responsabilità durante una telefonata dell'11 settembre 2017, ma riportata ufficialmente agli inquirenti il primo marzo di quest'anno… L'autore delle confessioni è un ex funzionario americano in pensione, con conoscenze radicate sul territorio fiorentino. Un uomo sul quale nessuno aveva mai nutrito sospetti fino a pochi mesi fa. Si tratterebbe inoltre della stessa persona che il postino di San Casciano, Mario Vanni, aveva chiamato «Ulisse» in una conversazione intercettata il 30 giugno 2003 nel carcere Don Bosco di Pisa.
L'inchiesta della rivista Tempi
La testimonianza, intercettata dal giornalista Francesco Amicone, autore di un'inchiesta sul mostro di Firenze per la rivista Tempi e ‘biografo' del militare americano, è suffragata anche da un documento di quattro pagine che con toni chiari e netti descrive una ammissione di responsabilità inequivocabile da parte del presunto serial killer che fra il 1974 e il 1985 uccise almeno sette coppie di ragazzi nelle campagne attorno a Firenze. Un documento corroborato da dati biografici e dalla soluzione di quattro indovinelli sull'identità di Zodiac, che contengono effettivamente il nome e il cognome dell'uomo.
Il caso: sospettati e imputati
La rivelazione aggiunge un nuovo tassello all'interminabile mosaico dei delitti del Mostro, per i quali nessuno è stato condannato. Di pochi mesi fa la rivelazione del serial killer Angelo Izzo, che evoca il mostro di Firenze nella sua confessione dell'omicidio di Rossella Corazzin, scomparsa nel '75 e mai ritrovata. "Eravamo nella villa di Francesco Narducci (medico sospettato di essere collegato ai delitti del mostro, ndr) sul Trasimeno, la seviziammo con il rito degli Incappucciati". Di poco precedente è invece la notizia di un'indagine fiorentina a carico di Giampiero Vigilanti, ex legionario, nell'ambito della indagine sulla cosiddetta ‘pista nera' che riconduce gli omicidi all'attività criminale dei neofascisti. Nel ginepraio di ipotesi, resta una sola verità: l'unico indiziato imputato degli otto omicidi è stato il contadino Pietro Pacciani, morto per cause naturali in attesa della revisione della sentenza d'appello, che lo assolveva. Nessuno, dunque, è stato condannato per i delitti del cosiddetto ‘mostro di Firenze'.