Il Ministro Grilli annuncia: “Le risorse per i malati di Sla ci sono”
Il caso dello sciopero della fame dei malati di Sla è una storia di cui avremmo voluto sicuramente non parlare. Una brutta storia che presto, però, potrebbe giungere a conclusione con un lieto (e naturale) fine. «Volevo rassicurare, non c'è ne una dimenticanza né un'assenza di risorse». Queste le parole del ministro dell'Economia, Vittorio Grilli a margine dei lavori del G20 a Città del Messico, a chi gli chiedeva un ragguaglio in merito ai fondi per i malati di Sclerosi laterale amiotrofica. Grilli ha infatti spiegato che le risorse potranno arrivare dal fondi già previsti nel ddl di Stabilità: «Nel ddl – ha detto il ministro – è previsto un fondo da 900 milioni da destinare a diverse priorità, la prima delle quali sono le politiche sociali e al loro interno c'è la questione della non autosufficienza e quindi della Sla». E aggiunge: «Ne ho parlato con i relatori e c'è il consenso di destinare parte di questi 900 milioni per questa gravissima esigenza. Ci sarà senz'altro la finalizzazione di queste risorse».
Lo sciopero della fame era iniziato lo scorso 21 ottobre. 70 disabili disabili gravi e gravissimi, tra cui i malati di Sla, avevano aderito all'iniziativa del comitato 16 novembre, formato da malati e familiari, con l'obiettivo di ottenere risposte dal governo in merito allo sblocco di 658 milioni di euro destinati alla non autosufficienza. Dopo sei giorni, in seguito alle promesse fatte dai ministri del Lavoro Elsa Fornero e della Salute Renato Balduzzi a Salvatore Usala, segretario nazionale della onlus, la protesta estrema era stata sospesa. Ma il Cdm di mercoledì scorso ha rappresentato una doccia fredda per i tanti sfortunati disabili: Il premier Mario Monti e lo ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, hanno detto "no" allo stanziamento necessario ai pazienti di sclerosi laterale amiotrofica e alle loro famiglie. Una decisione che neanche Elsa Fornero ha preso bene, tanto da scoppiare a piangere, come poi ha scritto Repubblica. Oggi, però, è arriva la buona notizia. I fondi per i non autosufficienti e i malati di Sla saranno garantiti.