Il grido di Confindustria: lo Stato paghi le imprese e avremo 250mila posti di lavoro in 5 anni
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E' uno studio che rivela numeri densi di significato quello fatto fare dal Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Cifre che potrebbero rappresentare una importante svolta per l'angosciante panorama della crisi economica che morde giorno dopo giorno posti di lavoro, anche alla luce di quanto annunciato ieri dall'Agenzia delle Entrate. In poche parole, il leader degli industriali sostiene che se lo Stato rimborsasse i 48 miliardi di debiti che deve alle imprese, nel giro di un quinquennio potrebbero essere creati qualcosa come 250 nuovi impieghi. Non solo. Per Squinzi, la liquidazione dei crediti delle imprese da parte della P.A. potrebbe portare ad una crescita del Pil dell'1% per i primi 3 anni, fino ad arrivare al +1,5% nel 2018. Insomma, secondo la simulazione effettuata dal centro studi, quei 48 miliardi, pari ai due terzi di quanto complessivamente dovuto a fine 2011, determinerebbero una serie di ricadute positive, e non scontate, sull'economia reale. "Questi dati dimostrano – ha spiegato Squinzi – che l'immissione di liquidità nel sistema delle imprese innescherebbe un circolo virtuoso portatore di posti di lavoro e, quindi, maggiori consumi". Per questo motivo Confindustria invita il Governo a mettere mano a provvedimenti efficaci affinché la situazione venga sbloccato il più presto possibile, "così come indicato dalla Commissione europea e chiaramente emerso dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio, che nei giorni scorsi ha manifestato la disponibilità a lavorare con la Commissione per identificare le soluzioni e avviare la liquidazione del debito nel più breve tempo possibile", conclude Squinzi.