video suggerito
video suggerito

Il “Grande Fratello” USA spia anche le carte di credito

Dopo le rivelazioni sul controllo di telefonate e Internet da parte dell’amministrazione Obama, è emerso che anche le carte di credito dei cittadini americani sono monitorate dalla National Security Agency. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti dell’Intelligence.
A cura di Biagio Chiariello
10 CONDIVISIONI
Immagine

Prima  le utenze telefoniche Verizon, secondo il Guardian, poi i colossi del web attraverso il programma Prism, secondo il Washington Post. Ed ora sembra che anche le carte di credito degli americani siano state messe sotto controllo dalla National Security Agency. Lo riferisce il Wall Street Journal citando fonti dell'intelligence Usa. Il quotidiano economica precisa che nell'ambito della sua attività di spionaggio, "strumento fondamentale per proteggere la nazione dalle minacce terroristiche nei confronti degli Stati Uniti" ha detto un funzionario della Casa Bianca, l'agenzia immagazzinerebbe anche tutti i dati relativi agli acquisti compiuti con le carte, avendo garantito l'accesso a tutte i dati in mano alle banche e alle società emittenti. Peraltro, l'Agenzia per la sicurezza nazionale- riferiscono i media Usa – avrebbe le mani non solo sugli utenti di Verizon, per quel che riguarda le telefonate, ma anche quelli di altre due grandi aziende telefoniche e internet provider: AT&T – con 107,3mln di clienti per la telefonia mobile e servizi wireless e 31,2mln per la telefonia fissa – e Sprint, con 55 milioni di utenti in tutto. Non è tutto. Oggi il Guardian, autore dello scoop iniziale, ha rivelato che l'agenzia per la sicurezza elettronica britannica, la GCHQ, ha avuto accesso segreto dal giugno 2010 ai dati del programma di sorveglianza americano Prism con cui Intelligence e Nsa carpivano informazioni dalle maggiori aziende di internet.

E Obama ora trema – Il nuovo scandalo a stelle e strisce, che segue quello dello spionaggio dei giornalisti dell'Associated Press, rischia di minare gravemente la credibilità dell'amministrazione Obama. Il New York Times ha dedicato alla vicenda un editoriale durissimo. Il presidente viene attaccato duramente parlando di un "abuso di potere che richiede vere spiegazioni". Obama "ha perso ogni credibilità", scrive il comitato editoriale del giornale, solitamente vicino alle posizioni del presidente. E come se non bastasse, il Governo ha risposto "con le stesse banalità che ha usato ogni volta che il presidente Obama è stato sorpreso a eccedere nell'uso dei suoi poteri". Duro anche il sito progressista Huffington Post che apre con un titolo sarcastico a tutta pagina "George W. Obama" e sotto un fotomontaggio di una faccia frutto della fusione delle foto dell'attuale presidente e del suo predecessore. In tal senso era stato lo stesso Guardian a definire il controllo sui tabulati telefonici "simile a quello controverso voluto dal presidente George W. Bush dopo gli attacchi dell'11 settembre".

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views