Il Governo punta alla semplificazione normativa, meno burocrazia e pratiche più facili
Lo aveva preannunciato lo stesso Monti durante la conferenza stampa di presentazione della fase due della manovra, i prossimi giorni di lavoro del Governo saranno dedicati alla lotta contro le lungaggini burocratiche e per la semplificazione normativa. Il terzo ostacolo verso lo sviluppo del Paese, come lo ha definito il Premier, sarà combattuto attraverso una serie di provvedimenti che riducano le estenuanti trafile per ottenere documenti e certificazioni che costano tempo e denaro a cittadini e imprese. Il Ministro della Funzione pubblica, Patroni Griffi, ha confermato in un'intervista che le semplificazioni normative saranno oggetto di discussione del prossimo Consiglio dei Ministri in programma questo venerdì.
Sarà un provvedimento corposo quello allo studio del Governo che interesserà numerosi settori della vita pubblica e dunque molto complesso, anche per questo l'Esecutivo ha preferito scorporarlo dal decreto sulle liberalizzazioni. Nelle prime bozze in circolazione si prefigura un intervento a tutto tondo che però lascia aperti molti spazi di manovra a cui gli stessi cittadini possono contribuire con consigli e idee attraverso il sito del Ministero.
Proprio il web e la rete, nel progetto del Governo, dovranno essere gli strumenti determinanti per snellire le code agli sportelli e velocizzare le pratiche, attraverso una totale conversione in digitale degli atti cartacei e la possibilità di richiedere documenti online da parte dei cittadini. Insomma avanti tutta sulla strada dell'informatizzazione delle Amministrazioni pubbliche che dovranno comunicare tra loro solo per via telematica e rendere disponibile ai cittadini sempre più servizi senza recarsi agli sportelli. Anche sul fronte Università tutto dovrà avvenire online, dalle immatricolazioni alle richieste di certificati fino alla verbalizzazione degli esami. Spazio dunque all'e-government che, però, avrà bisogno di nuove infrastrutture di rete a cui il Governo dovrà far fronte con decreti appositi per rilanciare le infrastrutture tecnologiche adatte per spostare tutto sulla rete.
Altro elemento fondamentale del nuovo progetto semplificazioni sono i tempi di rilascio di autorizzazioni e certificati insieme ai loro tempi di scadenza. Nel progetto in esame le carte d'identità, ad esempio, scadranno sempre nel giorno e mese di nascita e il bollino blu per le auto si dovrà rinnovare solo con la revisione del veicolo. Semplificate le procedure anche per anziani e disabili che potranno accedere più facilmente alle agevolazioni a loro riservate. Su questo versante, però, sono in programma anche controlli incrociati e puntuali a carico dell'Inps che avrà il compito di verificare i dati di tutte le Amministrazioni pubbliche in tema di redditi e dichiarazioni fiscali. In programma anche l'istituzione di una nuova figura, un commissario per la semplificazione a cui rivolgersi in caso di ritardi da parte dell’amministrazione.
Procedure più snelle anche per le imprese, con la costruzione della Banca dati nazionale dei Contratti pubblici sarà più facile partecipare agli appalti, mentre saranno introdotte autocertificazioni per alcune procedure. Prolungate anche le autorizzazioni di Polizia che dovrebbe avere durata di tre anni anziché uno. In definitiva c'è la volontà di diminuire gli oneri a carico delle imprese, e si attueranno percorsi di semplificazione mirati, come sperimentazione, per la durata di un anno.
Dalle prime bozze non mancano precisazioni dal punto di vista economico, per la P.A. ci dovrà essere sempre pareggio per gli oneri amministrativi. Insomma costi sotto controllo e in caso di sforamento da parte di qualche settore scatterà l'immediata delega al Governo che taglierà i costi aggiuntivi. Previsti anche tempi certi per le procedure e sanzioni per i funzionari che non le rispetteranno senza alcun motivo plausibile. Una serie di complesse riforme, dunque, che in alcuni casi richiederanno sperimentazioni anche lunghe e revisione di organici e strutture pubbliche. Il varo del nuovo provvedimento con le dovute modifiche non dovrebbe tardare, anche se i suoi maggiori effetti si faranno sentire sul lungo termine.