Il Governo pronto alla fase due, obiettivo crescita e sviluppo economico
Un Consiglio dei Ministri interlocutorio quello che si è tenuto ieri per circa tre ore, che ha dettato alcune delle priorità per la prossima fase dell'azione del Governo Monti. In realtà nessun particolare è stato rivelato e Monti ha imposto ai suoi Ministri il silenzio, almeno fino ad oggi quando lui stesso illustrerà più nel dettaglio le intenzioni dell'Esecutivo nella conferenza stampa di fine anno. L'obiettivo finale, però, è ormai noto e riguarda la crescita del Paese dopo la manovra Salva Italia per raddrizzare i conti pubblici.
Monti ha preferito un incontro preliminare tra i suoi per ricompattare il Governo in vista dei prossimi appuntamenti legislativi che si prevedono molto duri sul piano politico e sociale. L'esecutivo per il suo stesso ruolo di Governo di emergenza è evidentemente sotto la lente di ingrandimento di tutti e per la mancanza di un gruppo politico di riferimento è esposto a critiche continue. Proprio per evitare assalti e lunghe battaglie sui singoli provvedimenti Monti vuole andarci cauto e discutere dei provvedimenti con i tempi giusti.
Del resto le riorganizzazioni in cantiere non sono certo di routine e hanno costretto i passati Governi a cedere su molti punti. Uno dei prossimi pacchetti sarà la riforma del mercato del lavoro, il Governo, infatti, dopo il prossimo Consiglio dei Ministri di gennaio farà partire subito il tavolo delle trattative con le parti sociali, ma non sarà una passeggiata viste le posizioni ancora molto distanti. Da questo punto di vista sicuramente il Governo punterà anche sulla riforma degli ammortizzatori sociali così come su quella dei contratti di atipici e precari. Un altro dei capitoli imprescindibili del Governo sono le liberalizzazioni, che rimandate nella manovra economica, dovranno entrare in un pacchetto complessivo di riordino di licenze, professioni, e tariffe. Monti ha assicurato che non vuole provvedimenti punitivi, ma cercherà comunque di resistere alle pressioni dei gruppi di interesse per riformare una volta per tutte i settori in cui da anni vige un sostanziale cartello contro la concorrenza.
Ovviamente risorse non ve ne sono e il Presidente del Consiglio è intenzionato a varare riforme quasi a costo zero. Monti punta molto sul rilancio dell'economia tramite un piano per grandi opere ed infrastrutture, attraverso accordi con privati che forniscano capitale in cambio di minore burocrazia e più facile accesso a finanziamenti e fondi. Se i punti salienti della prossima "manovra riparti-Italia" sono questi, ora si attendono le misure concrete e le prospettive che Monti intende attuare.