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Il Governo fa marcia indietro sulle liberalizzazioni di taxi e farmacie

Il decreto liberalizzazioni in esame nelle Commissioni parlamentari sta subendo notevoli modifiche rispetto al testo originario sia per problemi di copertura economica che per le pressioni dei gruppi di interesse, vanificando molti degli obiettivi iniziali del Governo.
A cura di Antonio Palma
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Il decreto liberalizzazioni in esame nelle Commissioni parlamentari sta subendo notevoli modifiche rispetto al testo originario sia per problemi di copertura economica che per le pressioni dei gruppi di interesse.

In lavori sono ancora in pieno svolgimento, ma le notizie che arrivano dalle commissioni parlamentari sul decreto liberalizzazioni sembrano evidenziare molti passi indietro del Governo. Dopo la decisione di affidare nuovamente ai comuni le licenze dei taxi, non sono poche le sorprese che potrebbero riservare le modifiche da apportare al testo del cresci Italia. Spinto dalle lobby e da molti gruppi di interesse il Governo starebbe cedendo su molti punti fondamentali, scatenando la reazione delle associazioni dei consumatori.

I numerosi emendamenti presentati in commissione industria del Senato stanno dando un serio colpo all'impostazione iniziale data dal Governo al decreto liberalizzazioni, che così potrebbe perdere gran parte del suo valore quando sarà portato in Aula mercoledì prossimo per il voto. Se su alcuni punti effettivamente pare non ci sia una copertura economica, rendendo nulle alcune norme, su altri punti l'Esecutivo teme lo scontro con i partiti e ne rinvia l'esame a tempi migliori. In quest'ultimo caso potrebbero rientrare ad esempio le nuove norme sulla tassa per gli immobili delle organizzazioni no profit che coinvolge le strutture della Chiesa e di cui non vi è traccia nella bozza del decreto fiscale, nonostante il Governo aveva promesso a Bruxelles di agire in breve tempo.

Sulle liberalizzazioni dei taxi sono state accolte in gran parte le richieste della categoria, ad esempio con la cancellazione delle doppie licenza e delle licenze part-time, e la competenza del rilascio di nuove licenze è rimasta in mano agli enti locali che ora avranno l'unico obbligo di  motivare le loro scelte anche in base agli studi della neonata Autorità dei trasporti, che esprimerà "un parere obbligatorio, ma non vincolante". A quest'ultima è rimasto l'unico compito di sorvegliare e monitorare lo stato dei servizi dei trasporti e in caso di inadempienze ricorrere al Tar. Confermati invece i taxi ad uso collettivo e il servizio fuori città ma solo in base ad accordi precedentemente sottoscritti.

Anche sulle liberalizzazioni delle farmacie molti passi indietro. Il tetto del numero di abitanti per aprire una nuova farmacia sarà quasi sicuramente rialzato dai 3mila originariamente imposti dal Governo, secondo le richieste di Federfarma, il Pdl spinge in questo senso anche se nulla è ancora stato deciso. Molte meno aperture di quanto stabilito dal Governo, così come meno concorrenza da parte delle parafarmacie. Queste ultime infatti probabilmente non potranno vendere medicinali di fascia C, ma avranno in concessione solo la possibilità di vendere rimedi veterinari da cui prima erano escluse.

Novità positive per il conto corrente obbligatorio dei pensionati, che ora le banche avranno l'obbligo di aprire gratis e senza spese per tutti i pensionati che accrediteranno una pensione fino a 1500 euro al mese. La norma è stata resa necessaria per la recente modifica alle leggi sul pagamento in contante che ha costretto molti pensionati ad aprirsi obbligatoriamente un conto in banca. Per gli istituti di credito, tra i meno colpiti dal pacchetto liberalizzazioni, restano invece  i vincoli per le polizze assicurative collegate ai mutui che ora dovranno prevedere una scelta più ampia per il cliente, e il divieto di vincolare gli stessi mutui all'apertura di un conto corrente.

Accantonate le norme sulle imprese per i giovani ad un euro e sui tribunali. Entrambi i provvedimenti dovranno infatti essere esaminati dalle Commissioni bilancio del Parlamento in quanto i costi effettivi delle operazioni non sono attualmente coperti economicamente. Per le società degli under 35 si studia inoltre la possibilità di un passaggio dal notaio, diversamente da come era stato previsto in precedenza, anche se senza spese ulteriori.

Nuove norme sulle Rc Auto, per calmierare i prezzi delle assicurazioni auto accolte alcune richieste della categoria, come la stretta sui rimborsi per i danni fisici di lieve entità che non saranno più rimborsati se non certificati da esami medici obiettivi. Maggiori sanzioni per chi simula incidenti, mentre saranno segnalati a Polizia e Prefetto chi circola senza assicurazione. Nasceranno anche le nuove anagrafe dei testimoni e dei danneggiati insieme a quella degli incidenti.

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