Il governo cambia la manovra con 54 emendamenti (e per ora non c’è quota 100 pensioni)
Sono 54 gli emendamenti presentati dalla maggioranza alla manovra che è attualmente al vaglio della Commissione Bilancio. Le proposte emendative sono state presentate direttamente dal governo in 15 casi, mentre altri 39 emendamenti hanno la firma dei relatori. L'obiettivo, spiegano fonti della maggioranza, è quello di concludere l'esame preliminare per la serata di martedì, in modo da poter cominciare la discussione della legge di bilancio in Aula nella giornata di mercoledì. Nel pacchetto di modifiche presentato dai relatori di maggioranza in Commissione Bilancio della Camera non ci sono le tanto attese norme sulle pensioni d'oro e su quota 100. Stando a quanto si apprende, infatti, l'esecutivo sarebbe ancora al lavoro per determinare le specifiche della riforma che interesserà il sistema pensionistico, dunque un nuovo pacchetto di emendamenti sarà presentato direttamente durante la discussione al Senato della Repubblica.
Come previsto, inoltre, non ci sono indicazioni specifiche sul reddito di cittadinanza. Uno degli emendamenti presentati dal Governo, però, prevede l'assunzione di nuovo personale per i centri per l'impiego: con una previsione di spesa di 120 milioni per il 2019 e 160 milioni per il biennio successivo, infatti, si immagina di poter assumere fino a 4mila unità, che andranno a rafforzare l'organico dei centri e renderanno più semplice l'applicazione delle norme del reddito di cittadinanza.
Sorprende anche l'assenza del "pacchetto famiglia", in cui avrebbe dovuto trovare posto anche la revisione del bonus bebè.