Il giorno più lungo per la Bce, spread ai minimi
Dall'Europa e dai mercati oggi occhi tutti puntati su Francoforte dove in programma c'è l'atteso incontro del Board della Bce che potrebbe annunciare le misure antispread che molti attendono da tempo. La conferenza stampa di Draghi è attesa nel primo pomeriggio e oltre all'annuncio sui tassi di interesse si attendono le più incisive misure mese in cantiere per salvare la moneta unica e l'eurozona. Sul costo del denaro, ormai già ai minimi storici, vi è molta incertezza sulla decisione finale, mentre dall'audizione al Parlamento europeo si sa che l'intenzione di Draghi è quella di un massiccio acquisto di titoli di stato a breve termine dei Paesi in difficoltà. Ovviamente restano tutti da stabilire tempi, quantitativi ed eventuali contropartite. Una decisione non facile visto che le opposizioni all'intervento della Bce sono ancora tante anche se il fronte pro Draghi sembra allargarsi ogni giorno. I nervosismi più evidenti arrivano dalla Germania dove affermazioni, smentite e controrepliche si ripetono ormai da giorni con le due opposte visioni della banca centrale tedesca , nettamente contraria, e del Governo della Merkel più possibilista.
Spread e rendimenti dei titoli in calo – L'importanza dell'incontro del direttivo della Banca Centrale Europea è confermato dalla partecipazione del commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn che però non potrà intervenire nelle decisioni finali. Come nei giorni scorsi i mercati stanno a guardare, mentre l'effetto delle anticipazioni di Draghi si fanno già sentire sui tassi di interesse dei titoli di stato e sullo spread. Il differenziale tra Btp e Bund infatti è sceso ai minimi da maggio ed è stabilmente sotto i 400 punti base. Anche lo spread tra Bonos spagnoli e Bund ha avuto un tracollo, mentre alle ultime aste per il collocamento dei titoli i rendimenti sono in netto calo rispetto ai massimi dei mesi scorsi. Spread sceso però grazie anche ad un altro fattore non di poco conto, il flop dell'asta sui titoli tedeschi avvenuta ieri, dove molti investitori hanno ritenuto rischioso esporsi agli elevati prezzi e bassi rendimenti dei Bund e la domanda è stata nettamente inferiore all'offerta.