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Il giornalista Paolo Berizzi sotto scorta: “Minacce da gruppi neonazisti e neofascisti”

“La decisione di proteggere con la scorta il collega Paolo Berizzi dimostra che non erano infondati gli allarmi per la sua incolumità”, commenta la Federazione Nazionale della Stampa ricordando di tenere “alta la guardia nei confronti dei sempre più frequenti episodi di minacce nei confronti dei giornalisti da parte di gruppi neonazisti e neofascisti”.
A cura di Susanna Picone
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Su richiesta del Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica di Bergamo, il ministero dell'Interno ha disposto l'assegnazione della scorta al giornalista Paolo Berizzi, da tempo nel mirino di gruppi neonazisti e neofascisti per il suo lavoro. Si tratta di una decisione arrivata dopo che, alcuni giorni fa, ancora una volta Paolo Berizzi e la sua famiglia avevano ricevuto minacce. Diversi gli episodi contro il giornalista: a ottobre, ad esempio, era apparsa la scritta “Infame pagherai”, seguita da svastiche e croci celtiche, sul muro di casa. Prima ancora erano state incise una svastica, un crocefisso e dei simboli delle SS sulla sua auto. E ancora, ci sono state minacce sui social e striscioni in strada. “Su disposizione del Comitato per l’ordine e la sicurezza da ieri è stata rafforzata la mia protezione: la tutela dinamica (disposta a aprile 2017) è diventata una scorta fissa. La mia vita inevitabilmente cambierà un po’. Ma il mio lavoro di inchiesta e denuncia dei gruppi fascisti continua come e più di prima. Un grazie a chi mi protegge e a voi che mi seguite”, il messaggio lasciato dallo stesso Berizzi sui social per dar notizia dell’assegnazione della scorta.

Fnsi: “Ora riunione ad hoc per tutti i cronisti minacciati dai neonazisti” – “La decisione di proteggere con la scorta il collega Paolo Berizzi dimostra che, purtroppo, non erano infondati gli allarmi per la sua incolumità. È auspicabile che le autorità preposte si adoperino per individuare i responsabili degli atti intimidatori nei confronti del collega e della sua famiglia, consentendo a lui di continuare a svolgere liberamente e serenamente il suo lavoro di cronista”, il commento di Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi. “Ci auguriamo – proseguono – che venga tenuta alta la guardia nei confronti dei sempre più frequenti episodi di minacce nei confronti dei giornalisti da parte di gruppi neonazisti e neofascisti. La Federazione nazionale della Stampa italiana, nel ringraziare il ministero dell'Interno e le forze dell'ordine, chiederà che alle minacce dei gruppi di estrema destra sia dedicata una riunione ad hoc del Coordinamento per la sicurezza dei giornalisti istituito dal Viminale”.

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