Il figlio di Totò Riina a Porta a Porta, Maria Falcone: “Intervista indegna”
"Apprendo costernata della decisione di far partecipare per la presentazione del proprio libro, alla puntata di ‘Porta a porta' il figlio di Totò Riina, carnefice di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, e centinaia di altri servitori dello Stato, e anch'egli condannato per associazione mafiosa". Lo dice Maria Falcone, sorella del giudice ucciso da Cosa Nostra insieme alla moglie Francesca Morvillo e a tre agenti di scorta nella strage di Capaci. "Considero incredibile la notizia: da 24 anni – ricorda la professoressa Falcone, intervistata dall’Ansa – mi impegno per portare ai ragazzi di tutta Italia i valori di legalità e giustizia per i quali mio fratello ha affrontato l'estremo sacrificio ed è indegna questa presenza in una emittente che dovrebbe fare servizio pubblico".
Ma non solo Maria Falcone critica la scelta di Vespa di ospitare Salvatore Riina, il figlio dell’ex boss dei boss mafioso. "Mi auguro che in Rai ci sia un ripensamento. Ma se questa sera andrà in onda l'intervista al figlio di Totò Riina, avremo la conferma che ‘Porta a Porta' si presta ad essere il salotto del negazionismo della mafia e chiederò all'Ufficio di Presidenza di convocare in Commissione la Presidente e il Direttore generale della Rai". Così la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, sull'annunciata intervista di "Porta a porta" al figlio di Totò Riina. "In 20 anni di Porta a Porta Vespa non si è mai occupato del delitto Mattarella e non ha mai invitato in studio il fratello, oggi presidente della Repubblica. Adesso invita il figlio del carnefice. È questo il nuovo servizio pubblico?". Se lo chiede il deputato PD e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in un'intervista a IlGiornale.it sulla presenza del figlio di Totò Riina annunciata per questa sera a ‘Porta a Porta'.
Su Bruno Vespa si scagliano anche il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani: “Dopo i Casamonica, stasera a Porta a Porta la famiglia Riina. La Rai Servizio Pubblico non può diventare il salotto di famiglie criminali. Chi strumentalmente vuole invocare presunte volontà censorie, ci dica perché non si dedica almeno lo stesso spazio alle giornaliste e ai giornalisti minacciati, o addirittura sotto scorta, a causa proprio di quelle famiglie”.