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Il fast food? Un’invenzione degli antichi romani: i più famosi si trovavano a Pompei

La cultura del fast food è molto più antica di quanto pensiamo, e non nasce di certo negli Stati Uniti: sono stati i romani i primi a scoprire i vantaggi di un buon pasto caldo da poter consumare velocemente. I locali più famosi? A Pompei.
A cura di Federica D'Alfonso
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Il "fast food" più famoso dell'antichità era di proprietà di Lucio Vezio Placido, e si trova a Pompei.
Il "fast food" più famoso dell'antichità era di proprietà di Lucio Vezio Placido, e si trova a Pompei.

I moderni fast food sono molto più antichi di quanto pensiamo: furono gli antichi romani, infatti, i primi a sperimentare i vantaggi di un servizio efficiente, veloce e di qualità. Mangiare per strada non doveva essere una rarità: la maggior parte delle abitazioni mancava di cucine e sale da pranzo, mentre sono tantissime le testimonianze di quelli che possono essere considerati a tutti gli effetti dei veri e propri ristoranti take away. E oltre al cibo, alcuni locali offrivano anche altri tipi di intrattenimento.

Il take away nell'antichità

L'antico thermopolium pompeiano.
L'antico thermopolium pompeiano.

Pompei ed Ercolano conservano ancora oggi le testimonianze più affascinanti di questi fast food ante litteram: nella sola Pompei pare ce ne fossero più di 200, risalenti per lo più al periodo sannita, tra il III e il II secolo a. C. quando la città si espande e vede il suo momento di massima fioritura culturale ed economica. Dovevano essere tantissimi i viandanti che attraversavano le strade della città, soprattutto mercanti: da qui, probabilmente, l’esigenza di dare a tutti la possibilità di consumare un pasto caldo, veloce ma di qualità.

Nascono così i “thermopolia”: lo stesso termine di origine greca ci suggerisce l’idea di un luogo in cui si vendevano cibi caldi, ma è possibile che non mancassero bevande fresche e dolci (proprio a Pompei sarebbe nata l’antenata della granita, preparata con succo di uva). I locali, oltretutto, non dovevano essere molto diversi da quelli dei moderni fast food: un grande bancone rivolto verso la strada che permetteva agli avventori di scegliere cosa mangiare.

Nei banconi, costruiti in pietra o marmo, erano incassate grandi anfore di terracotta chiamate “dolia”: qui si poteva trovare ogni genere di cibo o bevanda, dai cereali al vino. Una volta scelto cosa consumare, il cliente poteva tranquillamente sostare nei pressi del locale, mangiando però rigorosamente in piedi.

I fast food più famosi di Pompei

Uno dei thermopolium più famosi dell’antichità è senza dubbio quello di Lucius Vetutius Placidus, a Pompei. La sua fama deriva dal fatto che è uno dei meglio conservati fra i più di 200 thermopolia pompeiani: situato in via dell’Abbondanza, il suo bancone riccamente decorato con marmi colorati e le sue pareti affrescate sono ancora oggi una delle particolarità più affascinanti dell’antica città romana. All’interno dei sei doli incassati che un tempo ospitavano cibi e vettovaglie gli archeologi hanno anche rinvenuto più di mille monete, oggi conservate nella sezione numismatica nel Museo Archeologico di Napoli.

Non molto distante da quello di Lucius Placidus si trova il thermopolium di Asellina. La concorrenza all’epoca doveva essere spietata, per questo probabilmente questo antico luogo di ristoro offriva agli avventori numerose occasioni di svago oltre quelle culinarie: è stata riscontrata la presenza di alcune stanze, situate al piano superiore dello stabile, dove era possibile intrattenersi con le numerose ragazze al servizio della padrona del locale. Sulle mura affrescate del tipico rosso pompeiano spiccano i loro nomi, come Maria l’ebrea ed Egle la greca, ancora visibili.

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