Il divorzio breve è legge: basteranno 6 mesi per dirsi addio
La Camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza i tre articoli del disegno di legge sul divorzio breve, nella versione già approvata da Senato il 18 marzo 2015 (che aveva modificato il testo in prima lettura della Camera dei deputati). I sì sono stati 398, i no 20 e 6 gli astenuti: assieme al Partito Democratico hanno votato il Movimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia e Libertà, mentre Forza Italia e la componente Area Popolare hanno votato sì ma lasciando libertà di coscienza in considerazione delle “diverse sensibilità sul tema”. Con il voto finale e in assenza di modifiche rispetto alla norma licenziata dal Senato, dunque, è legge il provvedimento che permette di anticipare il momento della possibile proposizione della domanda di divorzio e anche il momento dell'effettivo scioglimento della comunione dei beni tra i coniugi.
Nello specifico, nelle separazioni giudiziali, è ridotta da tre anni a dodici mesi la durata minima del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che legittima la domanda di divorzio (con tale termine che partirà sempre dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale). Per le separazioni consensuali è ridotta a sei mesi la durata del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che permette la proposizione della domanda di divorzio (con il termine che decorrà dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale). Il termine di 6 mesi varrà anche per quelle separazioni che, inizialmente contenziose, si trasformano in consensuali.
Come ricorda la scheda della Camera, poi, la proposta di legge anticipa anche il momento dello scioglimento della comunione dei beni tra i coniugi: nella separazione giudiziale, al momento in cui il presidente del tribunale, in sede di udienza di comparizione, autorizza i coniugi a vivere separati; nella separazione consensuale, alla data di sottoscrizione del relativo verbale di separazione, purché omologato.
Le nuove norme, infine, si applicheranno anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della legge.