"Un solo cuore un'unica idea, per un'Italia ancora tua ancora mia e il movimento verrà naturale, per chi avrà Responsabilità Nazionale". Ecco, se certamente questo pezzo dell'inno del Movimento di Responsabilità Nazionale certamente non passerà alla storia come una delle migliori pagine della storia musicale, almeno avrà il merito di essere stata la causa scatenante di uno show tanto surreale quanto esilarante. Protagonista ancora una volta il deputato Domenico Scilipoti, assurto a personaggio cult nel pieno della crisi di Governo di fine 2010 ed animatore del gruppo dei Responsabili (che proprio in queste ore a portato a casa un bel "bottino" di poltrone dopo il rimpasto di Governo).
Ma andiamo con ordine e, invitandovi ad apprezzare direttamente lo show dell'agopuntore siciliano, cominciamo col dire che quella andata in scena in diretta radiofonica a La Zanzara, programma condotta dall'ottimo Giuseppe Cruciani che già in passato aveva visto Scilipoti "esibirsi" in un durissimo attacco ai suoi avversari politici (ex colleghi dell'Italia dei Valori in particolare) e soprattutto al giornalista David Parenzo. La "colpa" di cui si era macchiato Parenzo? Quella di aver criticato ed irriso proprio l'inno dei Responsabili, difeso a spada tratta dal parlamentare che non aveva lesinato insulti ed attacchi al suo "mediocre nemico". E quello andato in scena nella giornata di ieri è stato proprio il "secondo round" del duello, per la verità monopolizzato dalla verve verbale di uno Scilipoti senza freni.
In una sorta di delirio mistico con una escalation di pathos, l'agopuntore si lancia in una apologia della lotta morale, ideologica e politica dei Responsabili "che vogliono cambiare questo mondo fondato sull'odio". Così, scandendo ripetutamente il nome (storpiato in) Parenzio, Scilipoti prospetta il "futuro d'amore nelle condizioni del dialogo dell'intero mondo", rivendicando il valore dell'inno "quando dice unico dio, nel rispetto degli altri. Non puoi pensare che esistano 300 dii (testuale, ndr), in una posizione a priori con una canzone che parla a tutti […] i miei valori sono cristiani e la vita è sacra e Parenzio non lo può capire". Poi, parte a raffica: "quando Parenzio si comporta in modo puerile e non capisce il linguaggio parlato su Bin Laden che si riporta anche al discorso per cui chi è cristiano non può amare la morte. Non capisci niente Parenzio, sei fuori dalla logica di Cristo […] Parenzio sai che cos'è la Bibbia, Parenzio svegliati, cerca di essere qualcosa di costruttivo per i tuoi figli, Parenzio cristiano significa rispettare gli altri, Parenzio capisci, Parenzio ti rendi conto che sei un giornalista e fai un danno irrimediabile, Parenzio svegliati sei vivo solo perchè sei materia…".
Insomma, un ritornello che davvero rischia di diventare un cult, che tocca vette comiche altissime quando Scilipoti passa a parlare della scelta dei Responsabili come una grande prova "di fronte alla coscienza, agli elettori, all'Italia, all'Europa e al mondo intero!". Già, perchè per chi non lo sapesse "se fosse caduto il Governo Berlusconi c'era un'altra storia per l'Europa e per il mondo" e soprattutto "Parenzio dovresti leggere di più, la fine significa rinascere, significa ricominciare […] l'alba è a mezzanotte e un minuto (?), non alle 6 di mattina". Il tutto con la presenza divertita del conduttore e quella sbigottita dello stesso Parenzo, che più volte prova ad interrompere il "delirio, il dramma in corso", anche attraverso una citazione di memoria morettiana ("Ma come parla?" ripetuto tre volte): vanamente però, perchè Scilipoti è davvero inarrestabile e "pone una lezione di politica, con una posizione che non è soltanto quella di condividere il progetto della maggioranza, ma anche quello di dare una risposta giusta". Beh, come direbbe Guzzanti "la risposta è giusta, è la domanda che è sbagliata"…