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Il decreto sviluppo è approvato. Monti: “Sì ai tagli della spesa di Palazzo Chigi”

Via libera dal CdM al decreto sviluppo. “Crescita e riduzione della dimensione e del peso dello Stato” sono le linee guida secondo le quali si è mosso il governo, dice il premier in conferenza stampa. Previste anche misure per il “contenimento delle strutture e della spesa” sia della presidenza del Consiglio che del ministero dell’Economia.
A cura di Biagio Chiariello
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Il decreto sviluppo approvato. Monti Previsti tagli della spesa di Palazzo Chigi

«Crescita e riduzione della dimensione e del peso dello Stato» Sono questi i principi ispiratori del decreto sviluppo, fresco d'approvazione al Consiglio dei Ministri. Lo ha detto Mario Monti in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il premier ha definito il pacchetto di misure presentate oggi dal ministro Corrado Passera come «un corpo organico e robusto». Si tratta di «provvedimenti – ha aggiunto Monti – che vanno verso la dismissione di pezzi del patrimonio pubblico e molto incisivi quanto a snellimento delle strutture, anche di componenti storiche di attività dello Stato, soppresse come tali, e con funzioni accorpate a altre agenzie, e riduzioni organici significative».

TAGLI ALLA SPESA DI PALAZZO CHIGI E DEL TESORO – Inoltre, d'intesa con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà e il vice ministro all'Economia, Vittorio Grilli, Monti ha parlato anche di tagli alle spese di Palazzo Chigi; in particolare, di «misure di contenimento strutturale delle spese della Presidenza del Consiglio e del ministero dell'Economia». Una decisione che va di pari passo con l'intenzione di «dare un segno significativo dell'attenzione che abbiamo per la riduzione del peso dello Stato» aggiunge il Primo Ministro italiano. Ad ogni modo, ha precisato che «quelli che oggi andiamo ad aggiungere nel mosaico crescita sono dei tasselli: altri ne verranno, ogni mese ci sarà un pezzo che si aggiunge a questo lavoro che è di razionalizzazione, semplificazione, alleggerimento dello Stato».

MOBILITATI 70/80 MILIARDI TRA RISORSE E INVESTIMENTI-  Il dl Sviluppo «profonde riforme strutturali» e di «lungo periodo». Lo ha detto il Ministro Corrado Passera nel presentare le misure approvate oggi in CdM. Tra risorse e investimenti, il decreto arriverà a 70-80 miliardi. In particolare, spiega Passera la «capacita di portare risorse» ammonta a 40-45 miliardi, mentre la mobilitazione degli investimenti è di 30-35 mld. Il Ministro ha poi esposto alcuni punti del pacchetto per la crescita. I più importanti sono il «Fondo per la crescita sostenibile» con un budget di 2 miliardi, derivanti dal blocco di 43 leggi di incentivazione; poi le «iniziative concrete sul credito d'imposta per l'acquisizione di personale di alto livello, per facilitare sia il mantenimento sia l'attrazione di personale qualificato». E ancora, i provvedimenti per le piccole e medie imprese: «strumenti di finanziamento per poter ricorrere meglio ai mercati. Si riducono i limiti per le aziende piccole e medie non quotate».

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