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Il decreto rifiuti che non piace a nessuno

Ieri la maggioranza di Governo s’è spaccata sul decreto rifiuti. Si tratta di un decreto che in sostanza permetterà alla Campania di trattare direttamente con le singole regioni per risolvere il problema immondizia.
A cura di Alfonso Biondi
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Governo

Ieri dal Consiglio dei Ministri è arrivato il via libera al decreto legge sull'emergenza rifiuti a Napoli. Un decreto molto atteso sul quale la maggioranza si è vistosamente spaccata: la Lega ha infatti votato contro il provvedimento, mantenendo la linea dura già palesata tempo fa. "Il problema dei rifiuti lo abbiamo già risolto una volta. Se i rifiuti sono ancora per strada vuol dire che i napoletani non hanno ancora imparato la lezione" aveva dichiarato Bossi, aggiungendo che le regioni del Nord non avrebbero accolto i rifiuti della provincia di Napoli. Berlusconi, prima di partecipare alla riunione, aveva dichiarato che, vista la posizione degli alleati leghisti, quel decreto era il massimo che poteva ottenere: "Mi dispiace– aveva dichiarato- ma non posso fare più di così, non ho il 51% e quindi devo tenere conto di tutte le forze politiche che fanno parte della maggioranza".

COSA C'E NEL DECRETO- In base a quanto rivelato all'Ansa da fonti governative, si tratta di un provvedimento che consta di 3 articoli e che, secondo l'articolo 1, permetterà alla Campania di trattare direttamente con le singole regioni per risolvere il problema dei rifiuti. Si eviterà quindi di passare per la conferenza unificata. L'articolo 2 prevede l' ampliamento dei poteri dei commissari nominati dal Presidente della Regione Campania per i siti di conferimento locali; nell'articolo 3, infine, si parla di "destinazioni prioritarie" dei rifiuti, individuate nelle regioni limitrofe.  Il decreto rifiuti strutturato in questo modo, però, non piace a nessuno. A partire dalla Lega fino ai rappresentati delle istituzioni partenopee De Magistris e Caldoro.

DE MAGISTRIS: "DECRETO DELUDENTE"- Il neo sindaco di Napoli ha dimostrato di non gradire il provvedimento. "Ci aspettavamo– ha dichiarato l'ex pm- che il governo facesse qualcosa per Napoli e non lo ha fatto. Il decreto è deludente e pilatesco. È la solita balla di Berlusconi che farà individuare a un commissario discariche e termovalorizzatori. Ma noi renderemo Napoli sempre più autonoma". De Magistris ha anche bollato come "indecenti" le parole di Bossi.

CALDORO: "NON E' SUFFICIENTE"- Anche Stefano Caldoro si aspettava di più. Sebbene ai suoi occhi appaia giusta la posizione del premier Berlusconi di chiedere uno sforzo in più di alcune regioni, "il provvedimento immaginato nel Consiglio dei ministri non consente di superare concretamente le difficoltà di questi giorni. Non è sufficiente".

ERRANI: "COSI' NON SI RISOLVE IL PROBLEMA"- Molto critico anche il Presidente della Conferenza Stato Regioni Vasco Errani. Per Errani il decreto "non risolve nella sostanza il problema venutosi a creare". Il Presidente ha anche voluto sottolineare "la necessità di ricercare procedure certe per l'apertura di nuove discariche nella regione Campania e a tal fine ritiene necessario dare poteri speciali ai sindaci".

LE REAZIONI DELLE OPPOSIZIONI- Pier Ferdinando Casini ha denunciato l'irresponsabilità della Lega Nord, ma ha anche fatto sapere che l'opposizione voterà il provvedimento per non provocare un gioco allo sfascio. Bersani ha invece parlato di "una frittata dalla portata rilevante". Per il leader del Partito Democratico è un governo che "invita a lavarsi le mani ma in questa maniera non andremo da nessuna parte".

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