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Il centesimo “sbagliato” è stato battuto all’asta a 6.600 euro

Un collezionista italiano, con una’offerta ben al di sopra delle aspettative, si è aggiudicato il ‘Centesimo Mole’, che ieri Bolaffi ha battuto all’asta.
A cura di Biagio Chiariello
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E' stato un collezionista italiano ad aggiudicarsi l'errore di conio più prezioso che si ricordi in Italia negli ultimi tempi: 6.600 euro per quella monetina da 1 centesimo con la Mole Antonelliana, battuta all'asta numismatica ‘Bolaffi'. E pensare che il prezzo di partenza era di 2.500 euro. L'offerta vincente è arrivata per telefono. "E' un risultato che supera le nostre aspettative – ha dichiarato Giulio Filippo Bolaffi, amministratore delegato del Gruppo torinese – E' una moneta ancora molto ‘giovane', e questa prima volta all'asta rappresenta un precedente importante per stabilirne il valore collezionistico". 6.600 euro sono un prezzo molto alto, che secondo Bolaffi potrebbe far "arrivare altre segnalazioni di quegli ‘scettici' possessori che, pur avendola trovata nel lontano 2002, fino ad oggi l'hanno tenuta nascosta, e che ora, dopo questo ‘exploit', potrebbero essere intenzionati a venderla". La prima apparizione dell'errore di conio, che abbina le dimensioni della moneta da due centesimi alla iconografia di quella da uno, risale infatti ad 11 anni fa: l'anomalia fu notata direttamente nei kit che le banche e gli uffici postali distribuivano nel periodo di introduzione dell'euro. Bolaffi fiutò subito l'affare e riuscì ad acquistare sei esemplari del "Centesimo-Mole". Uno di quelli è finito all'asta, ieri,dopo uno scontro legale con la Zecca che stava cercando di riavere ciò che affermava essere di sua proprietà.

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