Non ci sono dubbi sul fatto che il ritorno sulla scena di Silvio Berlusconi abbia scompaginato i piani degli altri leader politici, rimettendo sostanzialmente in discussione un risultato che sembrava scontato solo qualche mese fa. Non ci riferiamo alla possibilità di una vera rimonta (in larga parte sconfessata dagli ultimi sondaggi elettorali pubblicati, che continuavano a mostrare una distanza di 3 – 4 milioni di voti fra le due coalizioni principali), quanto piuttosto l'aver evitato il disfacimento dell'asse Lega – Pdl, contribuendo alla moltiplicazione dei soggetti politici che nei fatti determinerà (più di Lombardia e Sicilia) quel "pareggio annunciato" al Senato della Repubblica. Il punto è che, dopo una partenza bruciante, condita da promesse shock e da un presenzialismo (ai limiti dello spam) nei salotti televisivi, nelle trasmissioni radiofoniche e sulle pagine di giornali e riviste, la campagna elettorale del Cavaliere ha subito una brusca ed imbarazzante frenata.
Così, Silvio pensa seriamente ad un piano B che gli consenta di spostare nuovamente l'inerzia della campagna elettorale. Il punto è che, a ben guardare, il Cavaliere sembra averle provate tutte. Sul piano della presenza televisiva, ormai si è andati oltre il rischio della sovraesposizione, tanto che da ambienti vicini al Pdl filtravano dubbi sulla possibilità di una sua "apparizione" in platea all'Ariston durante il Festival di Sanremo. Allo stesso modo non sembra lecito attendersi granché dal duello a tre, in programma su Canale 5, sia perché troppo vicino alla data del voto, sia perché non ci sarà nessun faccia a faccia diretto ed in più il Cavaliere parlerà prima di Bersani, che dunque potrebbe replicare in maniera incisiva ad eventuali nuovi annunci (cosa che non riuscì invece a Romano Prodi nel celebre faccia a faccia delle politiche del 2006). Eppure, proprio sul fronte delle "proposte shock" sembrano lavorare gli spin doctors del Cavaliere. Con un nuovo annuncio che potrebbe arrivare nei prossimi giorni o addirittura durante la chiusura napoletana della campagna elettorale e che dovrebbe riguardare ancora il campo fiscale. Niente di elaborato, probabilmente. Niente di eccessivamente complesso, certamente. Ma un annuncio ad effetto, che generi un trend positivo nell'immediato. E dunque, l'idea, la suggestione che circola è questa: abolizione completa di Equitalia. L'uovo di Colombo, ma anche un rischio che Berlusconi correrà solo se arriveranno indicazioni positive dai suoi sondaggisti di fiducia. Come, perché ed in che modo, non importa (per il momento).