Il caso Muos divide il M5S: “Sarà smantellato”. Ma la ministra della Difesa frena
Dopo i casi Tav e Tap, un altro dossier rischia di spaccare il M5S al suo interno: quello del Muos, il sistema satellitare della Marina statunitense della base militare siciliana di Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Quello del Muos, rischia di essere un nuovo schiaffo del Movimento ai suoi elettori. Il Muos, acronimo di ‘Mobile User Objective System', si trova in una zona della riserva naturale della Sughereta di Niscemi. Da sempre, dall'inizio dei lavori nel 2013, è stata osteggiata dalla popolazione locale, perché le onde elettromagnetiche sono considerate nocive per la salute. Il Muos, terminato nel 2014, è il frutto di un accordo bilaterale siglato da Italia e Stati Uniti. Il prossimo 14 novembre il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Sicilia si esprimerà sulla sentenza emessa nel 2016 dallo stesso Consiglio che aveva sbloccato i lavori, decidendo se annullare o meno o meno le autorizzazioni ambientali per violazione del vincolo di inedificabilità.
Quello che potrebbe verificarsi adesso è l'ennesimo braccio di ferro tra il governo Conte, che non vuole venire meno ai patti con gli americani, e il Movimento. Il punto è che in più di un'occasione il M5S ha preso una posizione molto netta sulla questione, battendosi contro la "militarizzazione" della Sicilia e contro la "devastazione ambientale" che avrebbe prodotto. Proprio a Niscemi i Cinque Stelle, portando avanti queste idee, hanno preso il 53,4%. Lo stesso Alessandro di Battista dichiarava: "Da sempre il M5S è impegnato a fare una battaglia dura contro il Muos". Qualche giorno fa anche il vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato "importanti novità" sul dossier, senza specificare i dettagli.
Per i rappresentanti pentastellati siciliani il sistema verrà smantellato: "La memoria della ministra Trenta contro il ricorso dei No Muos per bloccare l'attività del sistema di comunicazione satellitare militare americano? Un fatto già passato", ha affermato il deputato dell'Assemblea regionale Siciliana, Giampiero Trizzino, rispondendo agli attivisti No Muos preoccupati per le rassicurazioni del governo Conte alla Us Navy. La ministra della Difesa Elisabetta Trenta, scelta proprio dal M5S, ha infatti precisato che la linea del governo sarebbe ormai definita: "Qualsiasi altra esternazione o posizione assunta da esponenti non appartenenti all'esecutivo è da considerarsi espressione del singolo soggetto politico, non del ministero della Difesa e men che meno del governo. L'unica voce ufficiale sul tema è e sarà quella del governo". Una chiusura che ha impensierito non poco gli attivisti ‘No Muos'. Già lo scorso 12 ottobre scorso, una memoria del ministero della Difesa, come risposta al ricorso presentato dai comitati No Muos davanti il Consiglio di Stato siciliano per annullare la autorizzazioni, sottolineava che "le censure riguardanti la presunta violazione del regolamento della riserva naturale orientata sughereto di Niscemi sono destituite di fondamento". Tradotto: il Muos non violerebbe alcun vincolo ambientale.
"Il M5S e il governo hanno già preso una posizione, quella che hanno sempre avuto, e Luigi Di Maio a breve la comunicherà – ha ribadito Trizzino – La nostra posizione resta la stessa: siamo contro il Muos. Non ci sono alternative. Noi ci proviamo, ovvio. La memoria della ministra Trenta, che incontrerò il 7 novembre, è un fatto passato". Allora a chi prestare ascolto? Per il Pd quello del Movimento è solo l'ennesimo spot elettorale: "Giampiero Trizzino dichiara guerra agli Stati Uniti. Siamo di fronte a follia politica e incompetenza strutturale. Il no al Muos è una scelta irrealizzabile tanto più che già c'è stato l'ok anni fa in Trattati sottoscritti tra Italia e Stati Uniti", ha commentato il deputato dem Gianfranco Librandi.
"Sul Muos continua un indecente balletto. Mentre a parole si afferma di voler intervenire per avviare la dismissione della base di Niscemi, gli atti amministrativi vanno nella direzione opposta", ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Claudio Fava, ricordando "la richiesta formulata dal Ministero della Difesa, per conto del comando della US Navy, per nuovi lavori di manutenzione straordinaria all'interno della base".
"Richiesta – ha aggiunto – formulata al Comune di Niscemi ed alla Regione Siciliana e di cui poco si è saputo e ancor meno parlato. Al presidente Musumeci, che in più occasioni aveva dichiarato la contrarietà all'opera, ed al Movimento 5 Stelle, che ora ha la responsabilità del governo del Paese chiediamo di decidere una volta per tutte da che parte stare. Per questo abbiamo depositato una mozione, che chiediamo venga rapidamente discussa, affinché l'Assemblea Regionale Siciliana si esprima contro le autorizzazioni a nuovi lavori nella base e chieda ai Governi regionale e nazionale, ciascuno per le proprie responsabilità, di smantellare il Muos".