Il bonus bebè diventa permanente, ma dal 2019 sarà dimezzato: per le famiglie 480 euro l’anno
La discussione sul bonus bebè e sulle misure previste per la famiglia all’interno della manovra continua. Dopo la decisione di prorogare il provvedimento su richiesta di Alternativa Popolare, ora si va verso un dimezzamento dell’assegno corrisposto alle famiglie che hanno avuto o adottato da poco un figlio e verso la decisione di rendere permanente – seppure con meno risorse – questo bonus. Nello specifico, per i nati nel 2018 verrà confermato un assegno di 80 euro al mese per un totale di 960 l’anno. Dal 2019, invece, il bonus verrà dimezzato a 40 euro mensili, ovvero 480 l’anno.
Il bonus verrà corrisposto soltanto per il primo anno di età del bambino e non più fino al terzo anno. Tutte queste novità verranno introdotte con un emendamento alla manovra riformulato dai relatori. Dal 2019 l'importo annuo sarà di 480 euro, erogati mensilmente (40 euro) a partire dal mese di nascita o adozione del bambino, a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore abbia un Isee non superiore a 25mila euro annui.
Il bonus bebè verrà raddoppiato se la famiglia ha un Isee inferiore ai 7mila euro l’anno. Per i nati nel 2018 invece l’importo dell’assegno è confermato a 960 euro annui, 80 al mese. Con queste modifiche si avrà un costo di 165 milioni di euro per il primo anno, 195 per il 2019 e 228,5 milioni a partire dal 2020. All'Inps spetterà il compito di monitorare l'erogazione del bonus e le risorse necessarie rispetto alle effettive richieste: l'istituto di previdenza dovrà inoltre inviare le relative relazioni al ministero del Lavoro. Il ministero dell'Economia e delle Finanze, comunque, si dovrebbe riservare la possibilità di modificare gli importi del bonus e il valore dell'Isee richiesto per accedere alla misura.