Il 2016 sarà l’anno più caldo della storia
Il 2016 potrebbe essere l'anno più caldo di sempre. E' quanto prevede uno studio sulla temperatura globale condotto dal ‘Met Office' britannico. Le cause principali di tale aumento sarebbero il riscaldamento del pianeta per l'effetto serra e l'impatto di ‘El Niño'. "E' ipotizzabile che, a livello planetario, per tutto il prossimo anno la tendenza climatica degli ultimi 24 mesi prosegua, anche se non è detto che ciò avvenga anche in Italia", spiega a LaPresse Daniele Izzo, meteorologo e climatologo del Centro Epson Meteo. "Le previsioni su un anno sono difficili da fare. Sono proiezioni su modelli e non hanno una vera attendibilità soprattutto se traslate a livello nazionale". "Bisogna distinguere due livelli: globale e nazionale – specifica l'esperto -. Quello che succede a livello planetario non è generalizzabile sulle singole aree del mondo. Non possiamo ancora affermare con certezza che il 2016 in Italia sarà l'anno più caldo in assoluto, ma si tratta appunto di un'ipotesi plausibile". "Infatti – spiega Izzo – l'estate 2015 a livello globale è stata la più calda di sempre, ma in Italia è la terza dopo quella del 2003 e del 2012".
A proposito del clima italiano a dir poco anomalo di questi giorni le temperature decisamente non invernali potrebbero proseguire anche nelle prime settimane dell'anno venturo: "Premesso che le previsioni stagionali a lungo periodo, quindi oltre i 10-15 giorni, sono ancora oggi poco attendibili – precisa Izzo – la maggior parte dei modelli di previsione indica che l'attuale contesto di alta pressione potrebbe proseguire anche nel mese di gennaio, senza escludere però il passaggio di qualche perturbazione". Per quanto riguarda le prossime settimane, fino alla fine del 2015, la situazione meteo resterà pressoché identica a quest'ultimo periodo: "La presenza di un robusto anticiclone su tutta l'Europa meridionale blocca le perturbazioni piovose atlantiche, quindi continueremo ad avere un tempo prevalentemente soleggiato, salvo qualche nebbia al centro-nord, specialmente in pianumra padana. Assenza di neve in montagna e clima mite su tutta la penisola". "Le conseguenze dell'alta pressione e di un tempo sereno – conclude Izzo – sono però la forte siccità e gli alti livelli di inquinamento che tenderanno ad aggravarsi ulteriormente nelle prossime settimane".