I razzisti del Ku Klux Klan danno fuoco ad una ragazza di colore: è grave (FOTO)
Una grave aggressione di stampo razzista a Winnsboro, in Louisiana, nel profondo sud degli Stati Uniti, dove sembra di essere tornati ai tempi di "Mississippi burning": oggi dove tre militanti del Ku Klux Klan hanno dato fuoco a Sharmeka Moffit, una ragazza nera di 20 anni, che si trova in gravissime condizioni, avendo oltre il cinquanta per cento del corpo devastato dalle ustioni.
La giovane è stata aggredita e data alle fiamme mentre faceva jogging in un parco. Secondo quanto riferisce la stampa americana gli aggressori della ragazza avevano il tradizionale cappuccio bianco indossato e sul cofano dell'automobile della vittima stata rinvenuta la sigla del movimento estremista, KKK. Smentita una circostanza diffusa subito dopo il fatto e cioè che la giovane avesse una maglietta da sostenitrice di Barack Obama. È stata la stessa vittima a chiamare il pronto intervento, il 911. Finora non è stato effettuato alcun arresto e non c'è una telecamera di sorveglianza che documenti l'accaduto. Impegnati nelle indagini anche gli uomini dell'Fbi. Dopo aver chiamato la polizia, Sharmeka ha cercato di spegnere le fiamme buttandosi addosso dell'acqua di una bottiglietta, prima che arrivassero i soccorsi. Lo sceriffo locale, Kavin Cobb ha definito l'aggressione "un evento ripugnante" e ha assicurato che le autorità faranno di tutto "per assicurare i responsabili alla giustizia".
Da tempo i cappucci bianchi del Klan cercano di tornare nella società civile, spesso offrendo il loro supporto in azioni di volontariato e cercando di contribuire alla vita pubblica dei centri americani: a giugno fece discutere l'offerta del KKK di finanziare la riqualificazione di alcune strade.