I quadri di Modigliani esposti a Genova erano falsi, le conclusioni della perizia
I quadri attribuiti ad Amedeo Modigliani ed esposti nel marzo scorso al Palazzo Ducale di Genova erano tutti falsi. È quanto ha stabilito la perizia depositata in tribunale dal perito incaricato dai giudici dopo il sequestro delle opere avvenuto nell'estate scorsa a seguito dell'esposto dell'esperto toscano Carlo Pepi. Sarebbe originale invece uno dei disegni sequestrato nella stessa occasione. Lo apprende l'Ansa da fonti giudiziarie qualificate. Secondo le prime indiscrezioni, si tratterebbe addirittura di falsi grossolani e facilmente identificabili.
Il perito Isabella Quattrocchi infatti avrebbe scritto nella perizia depositata in procura che le tele esaminate sono state "grossolanamente falsificate" sia "nel tratto che nel pigmento". Le cornici sono "provenienti da paesi dell'est europeo e dagli Stati Uniti, per nulla ricollegabile né come contesto né come periodo storico a Modigliani". Anche per questo dal Palazzo Ducale del capoluogo ligure si sono affrettati a rendere noto di essere "parte fortemente lesa" nella vicenda. "Palazzo Ducale è parte fortemente lesa. E se le perizie relative all'esame sui pigmenti confermassero il giudizio negativo della perizia depositata, il consiglio direttivo della Fondazione Palazzo Ducale deciderà quali iniziative intraprendere" hanno spiegato dall'ente genovese.
Si potrebbe concludere così nel peggiore dei modi l'intricata vicenda iniziata nel giugno scorso e poi proseguita con i sequestri dei quadri attribuiti a Modigliani ed esposti a Palazzo Ducale. In totale sono 21 le tele della mostra finite sotto inchiesta tra cui anche quelle attribuite a Moise Kisling. Anche in questo caso infatti un esperto, catalogatore ufficiale dell'opera del pittore polacco, ne aveva dichiarato la falsità. Le opere al momento sono ancora sotto custodia nel caveau del Nucleo Tutela patrimonio artistico dei Carabinieri che stanno indagando sullo scandalo ipotizzando il reato di truffa aggravata, messa in circolazione di false opere d'arte e riciclaggio.
"Per me non cambia nulla. L'attribuzione delle opere a Modigliani non l'ho fatta io, mi sono solo limitato a raccogliere informazioni già esistenti. Bisognerà risalire alla fonte, a chi ha fatto la prima attribuzione. Io resto comunque dell'idea che quei quadri siano buoni", ha dichiarato all'Ansa il curatore della mostra, Rudy Chiappini, anche lui nel registro degli indagati. "Bisognerà leggere la perizia: certo è che se parla di cornici è ridicolo. Ogni proprietario mette le cornici che vuole. Comunque quei dipinti sono stati esposti anche da altre parti e la loro autenticità era basa su attribuzioni fatte da altri studiosi e esperti", ha concluso Chiappini.