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I prezzi della benzina sono troppo alti: la Guardia di Finanza indaga

Con la benzina ad un passo dai due euro al litro, le Fiamme Gialle hanno deciso di attivarsi – su richiesta del Codacons. Blitz nelle sedi delle principali compagnie petrolifere italiane per verificare l’esistenza di “eventuali manovre speculative”.
A cura di Biagio Chiariello
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col carburante ad un passo dai 2 euro al litro le fiamme gialle si attivano

Sale implacabilmente, giorno dopo giorno, il prezzo del carburante. In particolare negli ultimi tre mesi fare un pieno di benzina o diesel è diventato un lusso che in pochi possono permettersi. E così la Guardia di Finanza ha iniziato ad insospettirsi, facendo partire dei controlli per accertare l'esistenza "di eventuali manovre speculative". A far attivare le fiamme gialle è stato un esposto del Codacons che ha voluto vederci chiaro sull'origini del recente impennata del costo della benzina, ormai prossima ai due euro a litro. In particolare se sia davvero da attribuire "al mero e fisiologico andamento del mercato".  Su delega della Procura della Repubblica di Varese, le fiamme gialle hanno fatto visito alle sedi di alcune delle più importanti compagnie petrolifere italiane di Roma, Milano e Genova per effettuare tutte le verifiche necessarie verificare la sussistenza dell’ipotesi di reato avanzata dall'associazione dei consumatori.  Obiettivo del blitz della GdF è fornire una rappresentazione del processo che porta a decidere quale sarà il  prezzo del carburante al momento della vendita al dettaglio (prezzo internazionale del carburante, margine lordo dell’industria petrolifera, tassazione, ect).

La Guardia di Finanza ha dunque requisito tutta la documentazione relativa al periodo gennaio-marzo 2012. Come detto ieri, è questo l'intervallo la corsa dei prezzi della benzina ha subito la maggior accelerata. A gravare sulla spesa sono in particolare i rialzi sulle accise, approvati dal Governo Monti lo scorso dicembre. Una tassa, alla quale potrebbe presto aggiungersi quella dell'aumento del Iva al 23%, che avrebbe fatto guadagnare allo Stato qualcosa come 9,8 miliardi di euro, secondo le stime di Federconsumatori e Adusbef. Secondo il Codacons, il portafoglio degli automobilisti italiani che vorranno fare un pieno per le prossime vacanze pasquali sarà alleggerito di 18 euro in più rispetto alla Pasqua dell'anno scorso.

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