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I No Tav a Roma: occupata nella mattinata la sede di Repubblica

Un gruppo di circa cinquanta attivisti è arrivato alla sede romana del quotidiano “Repubblica” chiedendo di parlare con la dirigenza della testata. L’occupazione è stata pacifica ma la tensione a Roma è alta per il corteo previsto alle 15. Ai domiciliari Federico Cambursano, il manifestante arrestato per gli scontri sulla A32.
A cura di Susanna Picone
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Un gruppo di circa cinquanta attivisti è arrivato alla sede romana del quotidiano “Repubblica” chiedendo di parlare con la dirigenza della testata. L’occupazione è stata pacifica ma la tensione a Roma è alta per il corteo previsto alle 15. Ai domiciliari Federico Cambursano, il manifestante arrestato per gli scontri sulla A32.

È alta la tensione nella Capitale e in Val di Susa a causa delle continue manifestazioni di protesta di queste ultime ore degli attivisti No Tav che oggi pomeriggio sfileranno a Roma e a Bussoleno per continuare a ribadire il proprio no alla linea ad alta velocità Torino-Lione. Ancor prima dell’inizio dei cortei si è registrato un episodio a Roma: in mattinata un gruppo di attivisti ha occupato simbolicamente la sede del quotidiano Repubblica. Circa una cinquantina di manifestanti sono arrivati nell’atrio della sede del quotidiano in via Cristoforo Colombo chiedendo di salire per parlare con la dirigenza della testata nazionale. Il perché è presto detto: i manifestanti No Tav accusano il giornale Repubblica “che ha fatto una battaglia come quella contro la legge bavaglio” di mettere adesso il bavaglio ad alcune questioni sui lavori in Val di Susa.

L'occupazione della sede romana di Repubblica è stata pacifica – Nel comunicato degli attivisti si legge infatti: “Voi che avete lottato contro la legge bavaglio oggi state, di fatto, imbavagliando la voce di una valle intera”. Per questo motivo i No Tav hanno chiesto, pacificamente, di essere ascoltati per “dare spazio alle loro ragioni”. Verso le 13 il presidio si è concluso e, secondo quanto riferito dalla stessa Questura, i toni sono stati sempre pacifici e gli attivisti sono rimasti nell’atrio antistante all’ingresso mentre il vice direttore del giornale, Dario Cresto-Dina, avrebbe incontrato una delegazione del corteo.

Il Viminale è preoccupato per l’infiltrazione di Black bloc – Nonostante i toni "calmi" della mattinata la tensione a Roma resta comunque alta e la preoccupazione del Viminale è relativa all’eventuale infiltrazione di black bloc che potrebbero scatenare nuove violenze. Quelle violenze alle quali ha detto no il premier Mario Monti che ieri ha ribadito la linea del Governo di proseguire con la realizzazione della Tav facendo sapere che le proteste sono legittime ma la violenza, appunto, non sarà tollerata. Oggi, dunque, da Bussoleno a Roma i No Tav risponderanno con i loro cortei al premier dopo il commento a caldo, ieri sera, del leader Alberto Perino.

Ai domiciliari il No Tav arrestato per gli scontri sulla A32 – Intanto, in merito agli episodi di violenza in Val di Susa, è stato messo agli arresti domiciliari Federico Cambursano, il 33enne arrestato in flagranza durante gli scontri sulla A32. La sua scarcerazione è stata segnata anche da un episodio in Val di Susa, nella frazione dove Cambursano abita. In suo onore era stato, infatti, appeso uno striscione ma ieri qualcuno lo ha imbrattato e strappato: “Un’azione da vigliacchi, da imbecilli e da mafiosi”, il commento di un altro esponente dei No Tav.

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