I marò italiani domani tornano in India

I due maro' italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, torneranno domani in India. Lo ha deciso il Governo italiano dopo un vertice cui ha preso parte il Presidente del Consiglio uscente Mario Monti, insieme al Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e al Sottosegretario agli Esteri Steffan de Mistura, che hanno incontrato i due fucilieri di Marina per – spiega una nota – "valutare congiuntamente la posizione italiana e i risultati delle discussioni avvenute tra le autorità italiane e quelle indiane". Un clamoroso dietrofront dopo la decisione dell'11 marzo scorso di far restare i militari, accusato dell'omicidio di due pescatori scambiati per pirati, nel loro paese d'origine, al termine di un permesso concesso dalle autorità indiane. L'annuncio aveva generato la durissima reazione dell'India che aveva bloccato l'ambasciatore italiano impedendogli di lasciare il Paese.
La posizione di Palazzo Chigi è stata definita in mattinata in un'apposita riunione del Cisr, il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, presieduto dal presidente Mario Monti, alla quale hanno partecipato i Ministri degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata, dell'Interno Anna Maria Cancellieri, della Giustizia Paola Severino, della Difesa Giampaolo Di Paola, dell'Economia e Finanze Vittorio Grilli, dello Sviluppo Economico Corrado Passera, i Sottosegretari Antonio Catricalà e Gianni De Gennaro. Sulla base delle decisioni assunte dal Cisr, il governo del nostro Paese ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l'assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai fucilieri di Marina e alla tutela dei loro diritti fondamentali. Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il Governo ha ritenuto l'opportunità, anche nell'interesse dei marò, di mantenere l'impegno preso in occasione del permesso per partecipare al voto, del ritorno in India entro il 22 marzo. Latorre e Girone hanno aderito a tale valutazione.