I giovani italiani sono i “mammoni” dell’UE: quasi 7 su 10 ancora a casa dei genitori
Che i giovani italiani fossero abbastanza restii ad abbandonare la casa di mamma e papà era cosa nota, ma da quando la crisi economica scandisce le vite di milioni di persone la tendenza è in sempre maggiore aumento: secondo l'Eurostat, infatti, tra i 18 e i 34 anni oltre due terzi dei "giovani adulti" italici non può permettersi di pagare un affitto e condurre vita indipendente dai genitori. E ciò che colpisce è che va sempre peggio: la percentuale, del 67,3% nel 2015, è in decisa crescita rispetto al 2014 a dimostrazione che se un minimo di ripresa c'è stata questa non ha ancora intaccato positivamente le vite dei giovani del "belpaese". Peggio di noi in Unione Europea fa solo la Slovacchia, mentre tutti gli altri paesi sono piuttosto distaccati.
Secondo l'istituto di statistica europeo il divario è in decisa crescita nella fascia d'età in cui si dovrebbe essere pronti ad andarsene di casa, cioè tra i 25 e i 34 anni: i giovani adulti italiani rimangono a casa dei genitori nel 50,6% dei casi, con un incremento sul 2014 del 2,2% e a fronte di una media dl 28,7% in Unione Europea e con un dato per noi impensabile, quello della Danimarca, dove meno di 4 giovani su cento restano a casa dei genitori.
Quello italiano è un dato che è difficile non definire sconfortante, soprattutto perché nel frattempo la media europea dei "mammoni" è decisamente calata, seppur di poco, passando dal 48,1% al 47,9%. Davanti a noi, come detto, solo la Slovacchia mentre subito alle nostre spalle Malta, con il 66,1% dei giovani adulti a casa di mamma e papà. Francia, Germania e Regno Unito sono decisamente lontani, rispettivamente con percentuali del 34,5%, 43,1 e 34,3, facendo ancora meglio nella fascia 25 – 34 anni con il 10,1, 19,1 e 16 per cento.
Va infine sottolineato un dato importante: non tutti quelli che restano a casa con i genitori lo fanno perché non hanno un lavoro: il 40,3% di colo che vivono con i genitori in questa fascia di età – secondo l'Eurostat – lavora full time mentre il 18,8% si dichiara ancora studente e il 24,3% disoccupato.