I funerali di Loris Stival, un cuore di fiori dalla mamma
Santa Croce Camerina questo pomeriggio ha salutato, per l'ultima volta, il piccolo Loris. Un bimbo di appena 8 anni che è stato prima strangolato con fascette da elettricista e poi gettato in un canalone al Mulino Vecchio. Una fine atroce per un'anima innocente e indifesa: ad essere ancora più atroci sono i sospetti sulla madre, Veronica Panarello, accusata di omicidio volontario aggravato dal legame di parentela e dalla crudeltà. Secondo gli inquirenti potrebbe essere stata lei ad uccidere il piccolo Loris: è doveroso ricordare, però, che la signora Panarello, pur rimanendo in carcere, rimane innocente in virtù della presunzione di non colpevolezza. Oggi pomeriggio, quindi, i funerali sono cominciati intorno alle ore 15: presente il padre Davide Stival, in lacrime, seguito dai suoi parenti, dalle persone a lui più care. Mancava, invece, la moglie, Veronica Panarello che, pur rimanendo in carcere a Catania, ha fatto pervenire un cuore di fiori con la scritta "Loris".
La corona di fiori del cacciatore e l'arrivo di Rosario Crocetta
Presenti anche tutti i compagnetti di classe del piccolo Loris oltre che gli amici della palestra e del catechismo. Tantissimi gli abitanti di Santa Croce Camerina e i curiosi che hanno affollato la piazza per guardare coi propri occhi il piccolo feretro bianco il quale, all'uscita dalla chiesa, ha provocato commozione e un lungo applauso. Non è mancata nemmeno una corona di fiori della famiglia del signor Orazio Fidone, il cacciatore che ha ritrovato il corpo del piccolo Loris qualche ora dopo la scomparsa (alle 16.50 circa è arrivata la segnalazione al 112). Ad esprimere il proprio cordoglio anche il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e il Sindaco di Santa Croce Camerina Francesca Iurato, entrambi intervenuti ai microfoni di Fanpage.it: il primo ha annunciato che potrebbe essere dedicata una struttura, magari una palestra, al piccolo Loris, mentre la seconda ha ribadito che il suo paese, più volte etichettato come "omertoso", ha dimostrato grande responsabilità e compostezza in una circostanza così delicata.
Il vescovo: "Fermate il folle che ha ucciso Loris"
Durissime le parole del vescovo di Ragusa, Paolo Urso, che nel corso dell'omelia ha detto: "Una notizia tremenda. Un fatto assurdo. Un gesto disumano. Veramente l'uomo ha la spaventosa possibilità di essere disumano, di rimanere persona vendendo e perdendo al tempo stesso la propria umanità. Le morti non sono tutte uguali. C'è chi muore dopo un lungo percorso di vita e chiude così serenamente il proprio cammino perché è arrivato al capolinea. C'è chi muore, bambino, giovane o adulto, perché aggredito da una prepotente e impietosa malattia. Ma un bambino no. Un bambino non può morire perché un altro essere umano si è arrogato il diritto inesistente di togliergli la vita. Come si può uccidere un bambino? Solo un folle, un pericoloso folle, può compiere un tale gesto. Un folle che deve essere fermato. […] Perché Dio non è intervenuto? Perché non ha bloccato la mano omicida? Se Dio è Padre, come può permettere che un bambino, innocente e indifeso, sia ucciso e buttato in un canalone?". "Noi ci siamo oggi e ci saremo domani e tutti i giorni a venire per dare conforto alla famiglia dichiarando la nostra disponibilità anche solo per ascoltare e per ricordare insieme il nostro piccolo Loris" ha ribadito Giovanna Campo, preside della scuola "Falcone e Borsellino" di Santa Croce Camerina. "Ricorderemo sempre il tuo sorriso, i tuoi grandi occhi castani, così profondi e attenti, ci mancherà la tua presenza, la tua semplicità, i tuoi interventi precisi e mai fuori luogo, la tua voglia di impegnarti fino in fondo" ha concluso la maestra Teresa, parlando a nome della sua classe.
Chiesa blindata, oltre 2000 persone in piazza
Fuori dalla chiesa c'erano all'incirca 2000 persone; tantissimi i mazzi di fiori, le ghirlande e i peluche che sono stati posti davanti al portone della chiesa. C'era anche un cagnolino di peluche e tanti palloncini bianchi con la foto del piccolo Loris. Da Piazza degli Studi, nello specifico, è partito il corteo dei compagnetti di scuola del piccolo Loris, accompagnati dalle maestre, mentre il feretro bianco è stato fatto entrato in chiesa da un piccolo ingresso laterale. La piazza principale del paese è stata transennata dalle forze dell'ordine: accesso proibito, così come era stato chiesto dai familiari, alle telecamere. Per entrare in chiesa, infatti, è stata predisposta una lista con tutti i nomi delle persone autorizzate da Davide Stival. Nel frattempo gli inquirenti continuano ad indagare, nessuna pista può essere esclusa.