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I colori preferiti dai pittori più famosi

Qual era il colore preferito di Van Gogh? E quello di Andy Warhol? Quali tinte usava di più Gustave Klimt? Fra dichiarazioni degli artisti o deduzioni tratte dalle loro opere, ecco quali erano i colori prediletti di alcuni pittori più famosi di tutti i tempi.
A cura di Gabriella Valente
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I colori preferiti, quelli più utilizzati, quelli più amati dai pittori, che a loro volta ce li hanno fatti amare: scopriremo che il blu è il più gettonato, al punto che spesso gli artisti ne ideavano un proprio personale tono. Si incontrano poi anche il giallo, il rosso, il verde, assieme al profondo nero ai più originali oro e argento. Da Van Gogh a Keith Haring, da Caravaggio a Pollock, da Munch a Warhol, saltiamo da un quadro all’altro alla scoperta dei colori prediletti dai grandi artisti.

Vincent Van Gogh

Abbastanza semplice da intuire dando uno sguardo ad alcuni suoi capolavori, il colore preferito di Van Gogh era il giallo, inteso come simbolo di vita, di serenità e del sole. Lo apprezzava tanto da inserirlo anche in celebri scene notturne.

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Vassily Kandinsky

Il movimento pittorico espressionista che ha fondato nel 1911 lo ha chiamato “Il Cavaliere Azzurro”. Nelle tele di Kandinsky non manca mai un tocco d'azzurro, per lui il colore spirituale per eccellenza.

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Jan Vermeer

Le sfumature del turbante indossato dalla Ragazza con l’orecchino di perla sono date dal colore preferito di Vermeer, un blu oltremare estratto da lapislazzuli.

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Marc Chagall

Il blu-violetto che caratterizza molti quadri di Chagall, utilizzato per la sua profondità, la sua originalità ed associato al ricordo, era il colore prediletto dal pittore che infatti fu tra i primi ad usarlo tanto frequentemente.

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Yves Klein

C’è anche, tra gli artisti, chi arrivò a brevettare un proprio colore: negli anni ’50 del ‘900 Yves Klein inventò l’International Klein Blu, un oltremare saturo e luminoso che era “la più perfetta espressione del blu”.

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Edvard Munch

Il colore preferito da Munch era, a quanto pare, il verde, perché “rispecchia i colori permanenti ed eterni della natura viva e accogliente”; simbolicamente e pittoricamente, per l’artista, il verde e il rosso costituivano polarità emotive, positiva e negativa.

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Tiziano Vecellio

Ancora oggi si parla di “rosso tiziano” per indicare la tinta più usata dal pittore cinquecentesco, quel rosso arancio molto caldo e dorato che andava spesso a caratterizzare le capigliature delle sue figure femminili dipinte.

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Keith Haring

“Il rosso è uno dei colori più forti. È come il sangue, colpisce l’occhio”. Lo street artist più noto di tutti i tempi, pur utilizzando tanti colori accesi e vivaci, preferiva tra tutti il rosso per la sua carica di energia.

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Caravaggio

Maestro del nero fu Caravaggio con i suoi simbolici toni contrastati, le figure che emergono dall’oscurità, le luci che accendono il buio e le tenebre sconfinate in cui l’occhio sprofonda.

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Jackson Pollock

Dominante in molte opere di Pollock è il nero: nei celebri dripping, il segno inciso e potente della sgocciolatura nera risalta sugli altri colori e conferisce all’immagine un tono più drammatico.

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Gustave Klimt

Sacralità, preziosismo, decorativismo, eleganza e luminosità sono alcune delle caratteristiche che dà ai quadri di Klimt l’uso dell’oro, di cui il pittore raramente faceva a meno.

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Andy Warhol

L’argento, il “colore del narcisismo”, era dichiaratamente quello preferito da Andy Warhol che trasformò il suo studio d’artista nella Silver Factory, ricoprendo di vernice argentata ogni oggetto ed ogni superficie.

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